Gerusalemme, summit del mondo islamico. Abu Mazen: «Adesso basta a mediazione Usa»

Mercoledì 13 Dicembre 2017
Gerusalemme, summit del mondo islamico. Abu Mazen: «Adesso basta a mediazione Usa»
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«D'ora in poi i palestinesi non accetteranno più alcun ruolo di mediazione degli Usa nel processo di pace in Medio Oriente». Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen al summit straordinario dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) a Istanbul. «Dobbiamo riconoscere chiaramente che Gerusalemme è la capitale eterna dello Stato di Palestina. Il nostro popolo si aspetta molto da questo incontro» ha proseguito Abu Mazen. Di fronte alla «decisione unilaterale» di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele, «il mondo intero ha reagito all'unisono da est a ovest, compresi quegli stati che in passato erano a fianco dell'America, come Canada, Regno Unito e Australia». «Trump vuole regalare Gerusalemme a Israele, come se stesse donando uno degli Stati degli Usa, come se fosse la sola persone con l'autorità di decidere».

Ha concluso Abu Mazen.

Al summit è intervenuto anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: «Israele è uno stato occupante e terrorista, i suoi soldati sono terroristi che uccidono bambini di 10 anni e li arrestano». Durante il discorso inaugurale del summit Erdogan ha mostrato l'immagine, circolata nei giorni scorsi sui media di tutto il mondo, di un bambino palestinese bendato e circondato da militari israeliani. «Mi chiedono perché lo dico? Ma come posso non dirlo?», ha aggiunto Erdogan. «Ringrazio tutti i Paesi che hanno condannato la decisione illegale, illegittima, invalida, contro la storia e la moralità» di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, «compreso il Papa» ha poi concluso. Così Recep Tayyip Erdogan ha aperto il vertice straordinario dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) a Istanbul. Il presidente turco, ha mostrato una mappa dell'evoluzione della Palestina dal 1947 a oggi, come «dimostrazione che Israele è uno stato occupante». «Ringrazio i nostri fratelli palestinesi che da secoli proteggono la sacralità di Gerusalemme», sottolineando che la città è «sacra anche per i cristiani», ha poi aggiunto Erdogan.

I capi di stato e di governo e alti rappresentanti politici dei 57 Paesi dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) stanno prendendo parte al summit convocato dalla Turchia come presidente di turno, che punta a definire una «posizione comune» del mondo musulmano di fronte al riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte di Donald Trump. A presiedere i lavori è il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha definito il summit un «punto di svolta». Tra i leader presenti anche i presidenti di Iran e Libano, Hassan Rohani e Michel Aoun, e il re di Giordania Abdallah II. Egitto, Emirati Arabi e Marocco sono rappresentati a livello di ministri degli Esteri, mentre l'Arabia Saudita ha inviato il ministro degli Affari Islamici, Saleh bin Abdulaziz al Alshaikh.

 

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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