La basilica del Santo Sepolcro riapre i battenti dopo tre giorni di chiusura. La clamorosa protesta era stata decisa dalle chiese cristiane che custodiscono il luogo santo per protestare contro la nuova tassazione imposta agli esercizi commerciali dei cristiani da parte della municipalità di Gerusalemme. Una questione vecchia che si trascina da tempo e che è oggetto persino di negoziati tra Israele e la Santa Sede. A sbloccare la serrata è stato il governo di Netanyahu che ha annunciato la sospensione delle cartelle esattoriali con le quali la municipalità di Gerusalemme avrebbe altrimenti riscosso il pagamento di tasse pregresse per un totale di 160 milioni di euro. Le chiese ortodossa, armena e cattolica hanno preso atto della sospensione e, attraverso un comunicato, hanno annunciato che il luogo più sacro della cristianità avrebbe riaperto i battenti. Una protesta tanto clamorosa non era mai stata inscenata prima in un clima di tensione crescente.
Ultimo aggiornamento: 10:02
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