Germania, i cortei con oltre 5mila trattori paralizzano la viabilità: il governo potrebbe cedere sui tagli agli aiuti per gli agricoltori infuriati

Il cancelliere Olaf Scholz prova a difendere la politica di riduzione dei sussidi, ma l'imponenza della protesta ha riaperto la discussione

Martedì 9 Gennaio 2024
Germania, i cortei con oltre 5mila trattori paralizzano la viabilità: il governo potrebbe cedere sui tagli agli aiuti per gli agricoltori infuriati

Il cancelliere Olaf Scholz prova a difendere i tagli ai sussidi agli agricoltori, ma la protesta "a trattori schierati" continua a paralizzare la viabilità in Germania ottenendo un primo importante risultato: il governo, come richiedono anche alcuni Lander, potrebbe ripristinare gli aiuti per gli acquisti di gasolio oppure potrebbe diluire i tagli in tre anni. 

Il settore dell'agricoltura, che occupa direttamente il 3% dei tedeschi, vale per la Germania almeno 50 miliardi di euro solo per le esportazioni di cereali, ortaggi e carne, il Paese è il più grande produttore di patate in Europa. 

Dalla Baviera a Berlino, dal Baden-Württemberg al Meclemburgo-Pomerania Anteriore, la protesta degli agricoltori tedeschi ha bloccato le strade con blocchi e cortei.

Proteste anche in Bassa Sassonia, in Sassonia, in Renania-Palatinato e in altri Laender e città. La mobilitazione è trasversale ed eterogenea, ma vengono notati anche casi d'infiltrazione di gruppi di estrema destra.

 

Nelle settimane scorse l'esecutivo tedesco ha annunciato il taglio dei sussidi per gli agricoltori come parte delle nuove misure di austerità. Poi ha parzialmente ridimensionato il piano, soprattutto in merito agli aiuti per il gasolio agricolo, ma i coltivatori chiedono che i tagli vengano annullati completamente.

Il cancelliere Olaf Scholz, proprio nelle ore della protesta, ha però confermato la posizione del governo, sottolineando che i sussidi in questione sono criticati da tempo e che è già stata fatta una concessione agli agricoltori.

Nel pomeriggio, oltre 5.500 trattori si sono diretti a Monaco di Baviera dalle campagne circostanti. A Emden, in Bassa Sassonia, le proteste hanno portato al blocco della produzione dello stabilimento Volkswagen, visto che gli operai non hanno potuto raggiungere la fabbrica. Oltre 560 trattori e altri mezzi hanno sfilato nei pressi della Porta di Brandeburgo a Berlino, mentre 2mila mezzi agricoli si sono presentati sia ad Amburgo sia a Brema. Su altre strade e autostrade i blocchi sono stati attivi o talvolta anche causati dalla semplice lentezza delle colonne dei trattori.

Come riporta la polizia locale, in Brandeburgo diverse città sono rimaste isolate. Dopo l'episodio di giovedì scorso - quando un gruppo che faceva parte della protesta degli agricoltori ha bloccato in Schleswig-Holstein un traghetto con a bordo il ministro dell'Economia Robert Habeck - le manifestazioni sono guardate con sempre maggiore attenzione per il ruolo di segmenti dell'estrema destra.

Proprio Habeck ha parlato oggi di «fantasie di sovvertimento» dello Stato e potenziali strumentalizzazioni. Oggi a Dresda il gruppo di ultradestra Freien Sachsen si è inserito nella protesta e il suo corteo ha creato tafferugli con la polizia. Anche l'Afd sta cercando di annoverarsi come un rappresentante della rabbia degli agricoltori, ma l'associazione tedesca degli agricoltori ha preso le distanze da ogni forma di azione estremista. La mobilitazione ha intanto ricevuto il chiaro sostegno dell'opposizione Cdu e del suo leader Friedrich Merz, così come della Csu bavarese e dei membri di altri partiti. Lo stesso Merz ha invitato gli agricoltori e altri manifestanti a non farsi strumentalizzare da gruppi che vogliono sfruttare «rivendicazioni legittime» per attaccare invece tutto il «sistema del nostro Paese».

«Chiediamo alla cittadinanza di comprendere. Non vogliamo perdere il grande sostegno e la solidarietà che stiamo ricevendo da ampi settori della società», ha detto a Stern il presidente agricoltori tedeschi, Joachim Rukwied. Si tratta del «futuro delle nostre famiglie» e anche della sicurezza alimentare e quindi «del futuro del nostro Paese», ha sottolineato Rukwied. In Bassa Sassonia, come riporta Tagesschau, un manifestante sarebbe stato intanto investito e ferito gravemente da un automobilista che voleva aggirare un blocco nei pressi di Friesoythe.

Il conducente è stato arrestato. Per i prossimi giorni sono previste altre proteste e cortei, ma non è chiaro se verrà raggiunta la stessa intensità di questo lunedì. Nel frattempo, mercoledì prossimo toccherà anche a uno sciopero di tre giorni dei macchinisti dei treni. Per il governo Scholz non sembra esserci pace.

Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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