Uccisa da un padre che amava con tutta se stessa e che si è trasformato in modo diabolico in un boia freddo e implacabile, strangolandola a morte con una corda mentre la moglie era fuori e lui era rimasto da solo a casa con lei. Sophia Roberts, una bimba di sette anni, è stata aggredita dal genitore il 3 novembre nella sua lussuosa abitazione da un milione di sterline di Raynes Park nei pressi di Wimbledon, a Londra. Mentre il padre veniva arrestato per tentato omicidio, lei veniva ricoverata in ospedale in condizioni disperate: il giorno dopo è morta, e in queste ore l'accusa per Robert Peters, ricco antiquario di 55 anni, si è trasformata in omicidio volontario. Le cause che hanno acceso la scintilla della follia nella mente dell'uomo sono ancora ignote.
Già sposato per tre volte, Peters convive con Krittiya, la madre thailandese di Sophia, e gestisce un'attività di antiquariato a Kensington con il fratello gemello Richard, che vive a Tel Aviv, mentre un terzo fratello, Paul, lavora anche lui come antiquario a Harrogate, nello Yorkshire.