Il flop è dietro l’angolo e l’Eliseo mette le mani avanti spiegando in una nota che l’Italia è coinvolta nell’incontro di domani a La Celle Saint Cloud, alle porte di Parigi, tra il presidente Emmanuel Macron, il presidente del consiglio presidenziale libico Fayez Sarray e il comandante dell'esercito nazionale libico, Khalifa Hafter.
Le premesse non sono esaltanti e tutto fa pensare che l’incontro non possa che concludersi in maniera analoga a quello di maggio. Palazzo Chigi e Farnesina hanno comunque storto il naso per l’iniziativa francese di cui sono venuti a conoscenza solo indirettamente e non certo per volontà di Parigi.
Lascia soprattutto perplessi l’intento francese di porre sullo stesso piano il presidente del Consiglio presidenziale libico - riconosciuto dall’Onu - con l’uomo forte delle milizie che contestano l’autorità di Tripoli.
In una nota diffusa dall’Eliseo, che solo poche ore fa ha dato notizia del summit, si legge che la Francia «lavora» e vuole continuare a «lavorare strettamente con l'Italia sull'insieme delle iniziative» riguardanti la Libia. Quella di domani sulla Libia «non è affatto un'iniziativa esclusiva», dicono fonti dell'Eliseo, aggiungendo che Parigi «è molto rispettosa della forte relazione tra l'Italia e la Libia» e «con l'Italia abbiamo rapporti molto stretti». L'obiettivo - aggiungono le fonti della presidenza francese «è associare tutti, Italia inclusa». E ancora: «Abbiamo tenuto a informare i Paesi frontalieri sia i Paesi impegnati in Libia».
Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 02:08
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Lascia soprattutto perplessi l’intento francese di porre sullo stesso piano il presidente del Consiglio presidenziale libico - riconosciuto dall’Onu - con l’uomo forte delle milizie che contestano l’autorità di Tripoli.
Dopo settimane trascorse a ridurre il problema dei migranti ad affare tutto italiano perché «l’80% sono migranti economici», Macron prende in mano il dossier libico e viene il sospetto che sia interessato ad altro e molto meno al problema degli sbarchi.
In una nota diffusa dall’Eliseo, che solo poche ore fa ha dato notizia del summit, si legge che la Francia «lavora» e vuole continuare a «lavorare strettamente con l'Italia sull'insieme delle iniziative» riguardanti la Libia. Quella di domani sulla Libia «non è affatto un'iniziativa esclusiva», dicono fonti dell'Eliseo, aggiungendo che Parigi «è molto rispettosa della forte relazione tra l'Italia e la Libia» e «con l'Italia abbiamo rapporti molto stretti». L'obiettivo - aggiungono le fonti della presidenza francese «è associare tutti, Italia inclusa». E ancora: «Abbiamo tenuto a informare i Paesi frontalieri sia i Paesi impegnati in Libia».