Fazio intervista Macron: «Sulla Tav abbiamo un impegno, possiamo trovare l’intesa»

Domenica 3 Marzo 2019
Macron intervistato da Fazio, il conduttore: «Mi sono pagato il biglietto»
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«Il biglietto di andata e ritorno per Parigi» per l'intervista a Emmanuel Macron «me lo sono pagato da solo, quindi nessun costo» per la Rai.

Lo ha detto Fazio Fazio, parlando a Che tempo che fa prima dell'intervista al presidente francese, replicando alle polemiche su quanto sarebbe costata alla Rai la sua trasferta.

  Il presidente francese.
Il rapporto dei francesi con l'Italia «è molteplice, per molti francesi è stato il fatto di scoprire la storia, capire la nostra civiltà attraverso l'Italia. Poi c'è un rapporto più intimo, avendo fatto teatro gli autori italiani hanno incrociato la mia vita. Con Eduardo De Filippo ho incontrato mia moglie. Poi c'è un'altra Italia, penso a Napoli, che ha un posto particolare per me. Una città che ho visitato più volte ed è molto cara», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato da Fabio Fazio all'Eliseo per "Che tempo che fa".

«C'è stato un malinteso - ha continuato Macron -, ci sono state alcune affermazioni eccessive, ma queste peripezie non sono gravi, bisogna andare oltre. È questo di cui ho parlato con il presidente Mattarella, e per questo l'ho invitato in Francia».

«La paura dell'apertura può portare alla chiusura. La risposta non sia l'Europa dei nazionalismi: nessun paese, nè l'Italia nè la Francia, potrà risolvere i propri problemi ripiegandosi su se stessi, ma insieme agli altri». E ancora: «Perché c'è tutta questa paura, anche in Italia, che è sempre stata un paese aperto? Perché gli arrivi dei migranti sono stati troppo consistenti, ed è mancata la solidarietà dell'Europa. C'è la stessa paura anche in Francia, e quindi siamo stretti tra apertura e chiusura. La soluzione è ripensare la nostra sovranità nel mondo, il nostro rapporto con l'Africa: i nostri destini sono legati, noi europei dobbiamo avere politiche comuni di stabilizzazione». 

«Tra Francia e Germania, quando c'è un malinteso, il peggio è possibile,  - ha aggiunto il persidente francese -l'Europa non ne guadagna, quindi devo garantire un minimo di concordia con i tedeschi. Francia e Germania dialogano per andare avanti più velocemente in Europa», ma allo stesso tempo «il dialogo con l'Italia è essenziale».  «Mi rammarico per la collera che riparte, i vecchi odi, il razzismo, l'antisemitismo. Sono il sintomo del malessere della nostra civiltà, di fondo è l'odio verso l'altro. Ma se non rispettiamo l'altro le nostre società muoiono. Dobbiamo lottare e prevenire le cause» di questo odio.

«Serve un'Europa forte, che riconosca le richieste d'identità dei popoli; serve ricostruire un'Europa che sia sovrana, più unita - ha continuato Macron -. Alcuni difendono il nazionalismo, ma io combatterò sempre contro queste persone, che ci riporterebbero indietro di anni. Un'Europa sovrana è un'Europa unita su difesa, politica, clima, alimentazione, sul digitale. Che sia uno spazio che dice, 'siamo credibilì di fronte alla forza di Usa e Cina».

«Non parlo bene l'italiano, ma c'è una vostra espressione che mi piace: 'Il cuore oltre l'ostacolò». Lo ha detto Il presidente francese Emmanuel Macron rivolgendosi agli italiani, con qualche frase in italiano, nell'intervista a Fabio Fazio. «Ci sono peripezie nella vita dei nostri paesi, anche malintesi. Ma ci sono cose più forti: sono la nostra storia, la nostra amicizia. E c'è la storia da fare insieme. Vedo ostacoli quotidiani, ma poi tra i nostri paesi c'è cuore, amicizia, amore. Forse non vedo tutto il percorso, ma il cuore ci permetterà di andare oltre l'ostacolo».

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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