Fake news, la Ue: «Pronti a intervenire»

Domenica 1 Ottobre 2017
Fake news, la Ue: «Pronti a intervenire»
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 L'Unione europea è pronta a intervenire sul tema delle fake news e sulla rimozione dei contenuti illegali in rete, se gli operatori non si attiveranno in maniera efficace per arginare il fenomeno. Ad annunciarlo il direttore generale Dg Connect della Commissione Europea, Roberto Viola. «Abbiamo appena pubblicato una comunicazione che dice: cerchiamo di svolgere questo lavoro con l'autoregolamentazione, soprattutto la rimozione dei contenuti illegali. Se non ci saranno novità allora dovremo intervenire sul piano legislativo», ha spiegato nel corso di un dibattito con la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e la presidente della Rai Monica Maggioni.

«La rete è diventato il mezzo più importante di informazione dei cittadini e il sistema dei media tradizionali, che regge il sistema democratico, è stato scosso da questa rivoluzione - ha sottolineato Viola -. La situazione è preoccupante, anche perché ci sono algoritmi che amplificano le fake news. Per questo il presidente Juncker ha inviato una lettera al presidente del Parlamento europeo per spiegare che un'iniziativa politica è necessaria». Secondo Viola occorre «aiutare i giornalisti a mantenere la loro professionalità e per questo è stata riformata la regolamentazione del diritto d'autore europeo con il riconoscimento della testata» e «la protezione dei contenuti in rete». «Occorre però avere ben presente - ha insistito - che ciò è illegale nella vita reale, lo è anche nella vita online. Per questo abbiamo chiesto alle piattaforme di rimuovere i contenuti illegali entro qualche mese, altrimenti saremmo costretti a intervenire. L'altro aspetto è l'alfabetizzazione digitale: le fake news non sono illegali e non vogliamo istituire il ministero della verità, bisogna combatterle con la cultura».

Anche la Fedeli ha sottolineato la necessità di intervenire a livello culturale e per questo ha ricordato il raggiungimento di un accordo «sull'educazione civica al digitale che partirà il 31 ottobre con programmi mirati nelle scuole, insieme a Google, a Confindustria ed anche ad altri soggetti che hanno la responsabilità delle diverse piattaforme». «Noi possiamo fare molto, molto possono fare i media, ma deve esserci una alleanza a 360 gradi su questo», ha sottolineato la ministra, aggiungendo che a metà ottobre verrà, inoltre, «dato il via a iniziative per l'educazione al rispetto dell'articolo 3 della Costituzione, perché ci sono falsità che vengono attribuite alla Costituzione» e «dall'8 gennaio, a 70 anni dalla sua entrata in vigore, abbiamo concordato con Gentiloni e Padoan di distribuire in tutte le scuole la Costituzione italiana».

«Quello che ci permette di tornare ai fatti sono gli strumenti - ha aggiunto la Maggioni, ricordando che il Prix è intitolato proprio 'Back to facts' -. Non è che i falsi siano mancati nella storia, quello che è cambiato è la pervasività di chiunque voglia inquinare il mondo delle notizie, anche usando il più subdolo degli strumenti che è il verosimile». Al dibattito erano presenti Augusto Rasori e Francesco Conte per Lercio.it, che hanno mostrato la loro satira in rete, sottolineando proprio la differenza con le fake news.
Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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