Francia, l'Isis ai lupi solitari: «Uccidete Macron e Le Pen»

Venerdì 5 Maggio 2017
Francia, l'Isis ai lupi solitari: «Uccidete Macron e Le Pen»
4

PARIGI Colpire le presidenziali francesi. Ammazzare Marine Le Pen o Emmanuel Macron. Incendiare i seggi, sterminare gli scrutatori. Mancano 24 ore al ballottaggio per l'Eliseo, cala il silenzio elettorale, e parla l'Isis. Quasi un messaggio annunciato, nella Francia dello stato d'emergenza, dove già al primo turno i seggi erano stati definiti obiettivi. Ieri sera è arrivato l'appello dello Stato Islamico su Rumiyah, la versione francese del magazine dell'Organizzazione: «Uccidete i candidati al ballottaggio e il personale nei seggi. Non dimenticate il vostro dovere di musulmani, scegliete un candidato per ucciderlo e un seggio per darlo alle fiamme». Un appello a entrare in azione per i lupi solitari, i terroristi low cost che potrebbero colpire in ogni momento, magari come Karim Cheurfi, che giovedì 20 aprile, tre giorni prima del primo turno, ha ammazzato il poliziotto Xavier Jugelé sugli Champs Elysées.

LA SICUREZZA
La Francia non ha aspettato l'ordine di uccidere dell'Isis per blindare le elezioni. Domani sarà come due settimane fa: massima allerta, massimo spiegamento di forze. Il dispositivo è stato confermato ieri dal portavoce del ministero dell'interno Pierre-Henry Brandet: «Più di 50mila poliziotti e gendarmi affiancheranno i militari dell'operazione Sentinelle e gli agenti municipali». Ci saranno pattuglie «vicino ai seggi» e altre pronte «a intervenire immediatamente in caso di incidente». Soltanto a Parigi saranno in 12mila i poliziotti in servizio fino all'alba: prima per proteggere il voto, poi per sorvegliare «celebrazioni, feste, manifestazioni che cominceranno subito dopo la proclamazione del risultato». Ieri, prima che arrivasse l'appello alla guerra dell'Isis, un arresto in Normandia ha ricordato quanto la minaccia sia sempre alta. Un uomo è stato fermato vicino a una base dell'aeronautica a Evreux, un centinaio di chilometri a nord di Parigi. Era nel mirino della polizia: un ex soldato, radicalizzato, ma anche molto instabile psicologicamente, il profilo ormai più pericoloso. In auto aveva bandiere dell'Isis e una chiave Usb con la rivendicazione pronta, poco lontano aveva nascosto un fucile a pompa, due pistole e munizioni.

IL DISTACCO
Oggi è il momento del raccoglimento.

Ieri le ultime battute, gli ultimi appelli e gli ultimi sondaggi. Emmanuel Macron aumenta il distacco su Marine Le Pen: sarebbero 62 a 38. Ma si profila un'astensione record per un ballottaggio per l'Eliseo: un francese su quattro potrebbe non andare a votare. La candidata dell'estrema destra continua a perdere terreno dopo il dibattito tv di mercoledì, un testa a testa mai così violento nella storia della Quinta repubblica. Ieri ultima uscita a Reims, alla cattedrale dove venivano incoronati i re di Francia: è stata accolta da uova e manifestanti e la visita si è conclusa con un'uscita da una porta laterale. Ma lei dice di non credere ai media, assicura che «una grossa sorpresa sta per accadere». Il candidato di En Marche si è concesso un finale più rilassato, anche lui in cattedrale, ma a Rodez, nel sud ovest: il sindaco, Christian Teyssèdre, è stato il primo politico ad aderire pubblicamente a En Marche, poco più di un anno fa. Unico intoppo nel finale: l'auto di Macron ha bucato prima di arrivare in città, a sera inoltrata. Ma il candidato non è superstizioso: «Non sarò eletto con la stesa ampia maggioranza di Chirac nel 2002 (82 per cento con Jean Marie Le Pen, ndr.), perché non c'è stato il fronte repubblicano, ma andrò fino in fondo a una rifondazione politica. Agli elettori di Fillon, Mélenchon e Hamon che hanno scelto di votarmi, devo una più grande vivacità democratica». Intanto ieri sera la campagna di Emmanuel Macron ha denunciato un «massiccio attacco di hacker» dopo una fuga di documenti. Pubblicate mail.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 12:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci