Canada, persa nel bosco si salva da un lupo con l'aiuto di una mamma orsa

Sabato 18 Giugno 2016 di Anna Guaita
Canada, persa nel bosco si salva da un lupo con l'aiuto di una mamma orsa
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NEW YORK – Tutti coloro che amano esplorare i boschi del nord-America conoscono a memoria una serie di raccomandazioni della Forestale. Prima e fondamentale: non mettetevi mai fra una mamma orsa e il suo cucciolo, finireste male. E tuttavia è stato proprio  questo stratagemma che ha salvato la vita a una signora inseguita da un lupo. L’avventura è avvenuta nei “Territori del Nord Ovest”, e la signora si è salvata proprio scommettendo sul fatto che mamma orsa avrebbe giudicato più pericoloso il lupo e avrebbe attaccato quello, invece che lei.
 
Joanne Barnaby era andata a fare funghi in compagnia del suo cane, Joey. Aveva parcheggiato il furgone e si era addentrata nel bosco. Era almeno un chilometro e mezzo nel folto, quando ha sentito un noto e spaventoso ringhiare alle spalle. Era un lupo: “Era magro, ma grosso, molto alto, e si capiva quali erano le sue intenzioni”. Joey, un incrocio di rottweiler, ha abbaiato furiosamente contro l'animale che però non si affatto spaventato, ma ha continuato a puntare i due.
 
Joanne non aveva scelta: l’animale le bloccava il ritorno verso la strada e il furgone, così si è addentrata sempre di più nel folto, con il cane attaccato al fianco. Ma il lupo li ha seguiti, chiaramente nell’attesa del momento più propizio per attaccarli. La fuga è durata varie ore, con Joanne sempre più stanca, e consapevole che questo era il gioco dell’animale: portarla all’esaurimento. Mille volte Joanne si è rimproverata per non aver portato con sé il suo fucile da caccia. E mille volte si è rammaricata di non essersi cosparsa di repellente anti-insetti: nei boschi del Canada del nord, l’inizio dell’estate è la stagione della “black fly”, una piccola mosca nera che viaggia in nuguli fittissimi e agguerriti. Non solo la signora aveva un lupo che la puntava e seguiva, ma nuvole di insetti la martoriavano.
 
Per varie ore Joanne e Joey hanno continuato a camminare nella foresta, sempre più disperata lei e ansimante il cane. Fino a che ha riconosciuto provenire dal folto, alla sua destra, il ruggito di un orso, al quale rispondeva a sinistra il flebile pianto di un cucciolo.
 
Joanne ha capito cosa stava succedendo: un orsacchiotto era rimasto separato dalla madre, e questa lo chiamava e stava correndo a salvarlo. Ed è stato allora che la donna ha fatto un rapido calcolo: era persa nella foresta, con un lupo affamato alle calcagna, che prima o poi l’avrebbe aggredita. Anche se fosse riuscita, con l’aiuto del cane, a liberarsi da un attacco, sarebbe stata gravemente ferita, e senza possibilità di essere soccorsa. Ed è stato allora che ha pensato di sfruttare la furia di mamma orsa: «Ho deciso di avvicinami al luogo da cui veniva il pianto del piccolo. Il lupo mi avrebbe seguito. Due erano le possibilità: mamma orsa avrebbe attaccato me, o il lupo. Ho scommesso che avrebbe attaccato il lupo». E così è stato: è evidente che mamma orsa ha velocemente intuito che per il suo piccolo era una minaccia più grave il lupo affamato che non quell’umana senza forze con quel cane ansimante e spaventato.
 
Joanne ha raccontato di non essersi soffermata a guardare cosa succedeva: «Sentivo i guaiti del lupo, e il ruggito furioso dell’orsa, mentre io e Joey scappavamo nella direzione contraria».
 
Ci sono volute altre ore prima che la signora e il suo cane riuscissero a riprendere la direzione giusta, per raggiungere la  strada asfaltata. Le squadre di soccorso la stavano cercando da ore, ma a chilometri di distanza da dove i due sono ricomparsi, tanto lunga era stata la loro fuga. Tornata a casa, Joanne Barnaby ha promesso alla sua compagna: «Non metterò mai più piede nella foresta senza il mio fucile da caccia».

 
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 14:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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