Bambino di 7 anni portato via da scuola in manette dalla polizia

Mercoledì 17 Maggio 2017 di Chiara Rai
Bambino di 7 anni portato via da scuola in manette dalla polizia
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Finisce in manette a soli 7 anni un bambino iperattivo che in un momento di agitazione, in classe, ha iniziato a sbattere la testa contro il muro. Con la forza e senza che venisse avvisata la famiglia, raccontano i media statunitensi, il bambino è stato trasportato in un centro di salute mentale e trattenuto lì, sedato per 7 giorni.

La notizia sta facendo il giro del mondo e a finire nel mirino è proprio l’istituto scolastico nel distretto di Dallas frequentato Yosio Lopez, il bambino che necessita di un insegnante di sostegno. L’accusa che muovono diversi genitori, in primis la famiglia dello studente, è di aver utilizzato la forza per calmare il piccolo.

Il ragazzo ha raccontato alla mamma, April Odis, che è stato messo con le braccia dietro la schiena addosso alla scrivania mentre il responsabile della scuola gli avrebbe messo il braccio intorno al collo per frenarlo: “Il bambino si è sentito soffocare”. Ha aggiunto l’avvocato della famiglia.

L'avvocato della famiglia Lopez, David Ramirez  ha raccontato che Yosio è stato ammanettato dalla polizia di Dallas Independent School District (DISD) mentre era in uno stato di agitazione: “Yosio soffre di disturbi da deficit di attenzione – ha detto Ramirez -  iperattività e un altro disturbo dell’umore.  Già in passato Yosio ha avuto attacchi simili ma con lui c’era sempre un assistente scolastico pronto a calmarlo. Martedì scorso però, circa una settimana fa, l'assistente non c'era e Yosio probabilmente non si è sentito “al sicuro”. Dopo l'incidente a scuola, la polizia di Dallas avrebbe trasportato Yosio in una struttura di salute mentale senza permesso di sua madre e lo avrebbe trattenuto nel centro per quasi una settimana: “Sua madre non era in grado di visitarlo per i primi due giorni” ha specificato il legale Ramirez.

Secondo l’avvocato, Yosio era sedato durante il suo soggiorno nosocomio e in principio non avrebbe potuto vedere sua madre perché, secondo i sanitari, rappresentava "un pericolo per se stesso e per coloro che lo circondavano". Il bambino è stato rilasciato lunedì sera e ora sta a casa tentando di riprendersi dallo shock subito con le attenzioni, amore e cure di sua madre.

Riguardo l'incidente, dal distretto scolastico hanno dichiarato: «Il distretto scolastico di Dallas è impegnato a educare tutti i bambini ogni giorno e riteniamo di fornire un ambiente di apprendimento produttivo che sia sicuro per tutto il personale e gli studenti. Veniamo a conoscenza che c'è stato un interesse dei media riguardo un presunto incidente in uno dei nostri campus di Dallas ma a causa delle leggi federali che proteggono la privacy di tutti gli studenti e delle loro famiglie, non siamo in grado di confermare pubblicamente o negare la questione riportata dai giornali».
Ultimo aggiornamento: 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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