Cina, tragedia in un ospedale psichiatrico: uccide tre pazienti con le bacchette per il sushi

Mercoledì 5 Aprile 2017 di Federica Macagnone
Cina, tragedia in un ospedale psichiatrico: uccide tre pazienti con le bacchette per il sushi
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Ha atteso che l'infermiere uscisse dalla stanza, ha preso due bacchette per sushi e ha iniziato a colpire i pazienti del reparto: una follia omicida consumata in meno di cinque minuti durante i quali sono morte tre donne ricoverate al Luoning Public Hospital, un centro per malattie mentali di Luoyang.

La tragedia è avvenuta il 24 febbraio. Yang, identificato dalla polizia come il killer, era stato ricoverato da meno di 12 ore per una schizofrenia. Quella mattina i medici avevano definito la sua situazione critica, avevano detto ai familiari che «l'uomo era un pericolo per se stesso e per gli altri» e avevano chiesto al fratello di rimanere in ospedale per quella prima notte. Yi, il direttore dell'ospedale, aveva dunque deciso di assegnare Yang a un reparto in cui tutti i pazienti avevano gravi disturbi mentali e, in virtù delle sue condizioni, gli era stato assegnato uno speciale supporto degli assistenti.
 

 


Come si vede nelle immagini delle telecamere di sicurezza, Yang ha atteso che il fratello si allontanasse per andare al supermercato e l'infermiere uscisse dalla stanza per mettere in atto il suo piano di morte. È riuscito a sciogliere le cinghie alle mani che lo tenevano fermo al letto e ha afferrato delle bacchette per il sushi, trasformandole nell'arma dei delitti. Si è aggirato per pochi minuti nel reparto colpendo mortalmente alla testa tre pazienti e ferendone in modo grave una quarta: Yun, 63 anni, è morta sul colpo, mentre Bai e Wei sono decedute rispettivamente il 5 e il 9 marzo dopo giorni di agonia. Una quarta paziente di nome Zhang, 43 anni, ha riportato gravi lesioni alla testa e a un occhio, ma i medici sono riusciti a salvarla.
Solo le urla di una donna che aveva assistito alla scena hanno richiamato gli infermieri che hanno lottato con Yang per riportarlo a letto e sedarlo. Secondo quanto riportato da The Paper, l'ospedale ha confermato che tutte le cinghie erano funzionanti e che Yang aveva assunto farmaci antipsicotici prima di essere messo a letto.


Come riporta il giornale Huanqui, l'ospedale ha accettato di dare 80.000 yuan (10.900 euro) ai parenti della signora Yun, a titolo di risarcimento.
In cambio, i familiari hanno rinunciato a portare avanti la causa in tribunale. L'accordo, invece, non è stato ancora trovato con i parenti di Bai e di Wei, che hanno chiesto all'ospedale 1.200.000 yuan (163mila euro) come risarcimento per quella tragedia che, secondo loro, poteva essere evitata.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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