In Catalogna si rischia di tornare al voto. Dopo le elezioni dello scorso febbraio, i partiti non hanno ancora trovato un accordo continuando di fatto lo stallo che va avanti da tempo. Ora, riportano i media spagnoli, hanno tempo fino al 26 per farlo. Ma le trattative tra i due gruppi con più possibilità di formarla, gli indipendentisti di Esquerra Republicana e di Junts per Catalunya, sono bloccate.
Oggi il leader di Junts, Jordi Sànchez (attualmente in carcere), ha chiesto a Esquerra in un'intervista a Catalunya Ràdio di «riprendere» la negoziazione, dopo che Pere Aragonès, leader di quest'ultima e candidato proposto dalla presidente del Parlamento regionale per guidare il nuovo esecutivo l'aveva data per interrotta nel weekend, chiedendo a Junts gli appoggi necessari per governare da solo.
Intanto, dal centrosinistra non indipendentista del Partito Socialista (primo partito per numero di voti alle ultime elezioni) e di En Comú Podem si intensificano le richieste a Aragonès di studiare una maggioranza alternativa a quella con Junts.