Catalogna, Puigdemont chiede due mesi di dialogo. No di Rajoy. Arrestati leader indipendentisti

Lunedì 16 Ottobre 2017
Catalogna, Puigdemont chiede due mesi di dialogo. No di Rajoy. Arrestati leader indipendentisti
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Oggi un giudice spagnolo ha ordinato l'arresto dei presidenti delle due grandi organizzazioni indipendentiste della società civile catalana Anc e Omnium, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, accusati di «sedizione» per le manifestazioni pacifiche di Barcellona il 20 e il 21 settembre, riferisce Tv3.

«La Spagna incarcera i leader della società civile della Catalogna per avere organizzato manifestazioni pacifiche.

Purtroppo ci sono di nuovo prigionieri politici»: così il presidente catalano Carles Puigdemont ha reagito su Twitter all'arresto.

L'arresto è avvenuto nel giornio in cui il leader catalano Carles Puigdemont ha inviato una lettera al primo ministro spagnolo Mariano Rajoy per chiedere l'avvio di un dialogo tra il Governo centrale e quello catalano nei prossimi due mesi. Il contenuto della lettera, nella quale viene richiesto un incontro il prima possibile al primo ministro spagnolo, è stato reso noto dai media catalani. Nella lettera, di fatto, Puigdemont non risponde alla richiesta fatta da Rojoy, che aveva dato un ultimatum fissato alle 10 di oggi, su un chiarimento relativo alla effettiva dichiarazione di indipendenza della Catalogna dopo il referendum dello scorso 1 ottobre.

Immediata la risposta di Madrid. Il premier spagnolo Mariano Rajoy «deplora profondamente» che il presidente catalano Carles Puigdemont abbia «deciso di non rispondere» alla richiesta contenuta nell'ultimatum inviato mercoledì scorso, prima di attivare l'articolo 155 della costituzione ha affermato Rajoy in una lettera al leader catalano nella quale conferma la seconda scadenza dell'ultimatum, giovedì alle 10, prima dell'attivazione delle «misure costituzionali». Se non arrivasse chiarezza allora scatterà l'articolo 155 della Costituzione che di fatto sospende il governo catalano.

La vicepremier spagnola Soraya de Santamaria ha confermato che giovedì 19 ottobre alle 10 scadrà la seconda e ultima scadenza dell'ultimatum al presidente catalano Carles Puigdemont, prima dell'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione. «Non è difficile dire sì o no, il governo si aspetta che nelle prossime ore Puigdemont risponda con chiarezza» ha detto la Saenz de Santamaria. «Riteniamo che il signor Puigdemont abbia un'opportunità di correggere e tornare alla legalità», ha insistito la vice premier, secondo la quale «nessuno gli nega il dialogo, però il dialogo deve avvenire nel contesto della legge».




 

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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