Norvegia, ​bus elettrici bloccati dall'ondata di gelo: flotta appena rinnovata (obiettivo emissioni zero)

Non solo le batterie funzionano in modo ridotto a temperature molto basse, ma occorre più energia per riscaldare gli abitacoli

Venerdì 5 Gennaio 2024
Norvegia, bus elettrici bloccati dall'ondata di gelo: paradosso nella nazione che punta a emissioni zero

Hanno già denominato il fenomeno come il "paradosso dei bus elettrici di Oslo", i quali sono stati ampiamente adottati nella capitale norvegese per ridurre le emissioni, ma sono immobilizzati da giorni a causa delle temperature estremamente basse, oscillanti tra i meno 7 e i meno 14 gradi, che caratterizzano la Scandinavia in questo periodo.

Gli esperti del settore sono consapevoli che l'erogazione di energia da una batteria è direttamente proporzionale alla temperatura, e durante l'inverno sia gli utenti di automobili che di autobus elettrici devono fare i conti con un'autonomia ridotta rispetto ai mesi più caldi dell'anno.

 

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Bus elettrici, il problema riscaldamenti

Il problema si complica ulteriormente a causa della gestione della temperatura all'interno dell'abitacolo, che può rappresentare fino al 30% del consumo complessivo, specialmente nei bus urbani affollati. Di fronte a questo calo termico, gli esperti sottolineano che un modo efficace per risparmiare energia dalle batterie, utilizzata per il riscaldamento dei veicoli, potrebbe essere l'adozione di bruciatori a gasolio.

La situazione è diventata evidente di recente a Oslo, dove circa 130 autobus elettrici si sono fermati a causa delle basse temperature, paralizzando una parte della flotta di Ruter, l'azienda che gestisce i trasporti pubblici nella capitale norvegese. Ruter ha ammesso di avere affrontato problemi legati all'autonomia dei bus in condizioni di freddo, ma ha dichiarato di aver risolto la questione attraverso modifiche nei turni di ricarica e miglioramenti all'infrastruttura di ricarica.

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Bus elettrici, il nodo emissioni zero

Tuttavia, persiste il problema della compatibilità dei sistemi di trazione elettrica con temperature estreme, che riguarda veicoli di diversi tipi, inclusi automobili, autobus e camion. Anna Stefanopoulou, professoressa di ingegneria meccanica all'Università del Michigan, esperta in chimica dei sistemi elettrici, ha evidenziato che sia i veicoli elettrici che quelli a combustione interna incontrano difficoltà al freddo. Mentre i veicoli elettrici sono più efficienti, non possono sfruttare il calore generato per riscaldare l'abitacolo, a differenza dei motori a benzina o diesel.

La soluzione proposta da Stefanopoulou prevede l'adozione di riscaldatori diesel per compensare la perdita di autonomia nei mesi freddi, mantenendo gli autobus collegati alla rete anche durante la fase di avviamento. Tuttavia, questa soluzione entra in conflitto con l'obiettivo di emissioni zero che Oslo si propone di raggiungere entro quest'anno per tutti i trasporti pubblici. Stefanopoulou conclude che la sfida è trovare un equilibrio tra miglioramenti e consapevolezza delle limitazioni, per evitare una percezione negativa rispetto agli sforzi attuali per l'elettrificazione.

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