Brexit, la produttività del Regno delude: Pil ribassato dal 2 all'1,5%

Mercoledì 22 Novembre 2017
Philip Hammond
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Conti vista Brexit.

Il Pil del Regno Unito per il 2017 è stato rivisto in forte ribasso, dal 2% previsto a marzo all'attuale 1,5%. Lo ha annunciato il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond presentando la finanziaria d'autunno alla Camera dei Comuni in base ai dati forniti dall'Office for Budget Responsibility. Per il ministro, la causa è rappresentata dalla «performance della produttività che continua a deludere».
 
 

Hammond ha anche spiegato che la Gran Bretagna ha accantonato altri 3 miliardi di sterline, oltre ai 700 milioni già investiti, nei preparativi per la Brexit da qui al 2019. «Il Paese deve abbracciare il cambiamento che ha di fronte e coglierne le opportunità», ha aggiunto il ministro, ammettendo che le trattative sul divorzio da Bruxelles sono in una «fase critica» che avrà fondamentali conseguenze rispetto al futuro della nazione. Per Hammond la finanziaria getta le basi per una «visione di una nazione prospera e inclusiva», che può contare sui più alti livelli tecnologici e affermarsi ancora di più a livello globale. 

Hammond - portabandiera di una Brexit soft nell'esecutivo - aveva promesso nelle anticipazioni una manovra impostata sulla stabilità e sulla tenuta dei conti. Ma la sua cautela si scontra, secondo il Daily Telegraph, con le pressioni della premier Theresa May, che vuole - anche per ragioni di sopravvivenza politica - meno austerità e che ha cercato di imporgli qualche segnale sul fronte della spesa sociale. Uno stanziamento extra è previsto in effetti per la scuola, sebbene per l'opposizione laburista sia destinato a trattarsi di poca cosa.

Ultimo aggiornamento: 18:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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