Emma Martínez Gascón, una ragazzina di 12 anni residente con la famiglia a Jerica, in Spagna, è morta intorno alle 2.00 del mattino dello scorso 5 febbraio all'Hospital Clínico di Valencia, a causa di una forma di peritonite non diagnosticata dai medici.
Da circa una settimana l'adolescente soffriva di lancinanti dolori alla cavità addominale, accompagnati da vomito e febbre.
La niña Emma Martínez murió en el Hospital Clínico de #Valencia, tras una semana con dolores abdominales, vómitos y fiebre. La llevaron tres veces a los #Medicos pero la mandaron a casa. Falleció por una peritonitis purulenta, que derivó en infección de la sangre. @elpais_espana pic.twitter.com/RaqXqDXxPn
— Jesú∫ Díaz Loyola/Periodista (@jediloy) February 10, 2023
Prima del decesso la ragazza era stata portata dai genitori in pronto soccorso per ben tre volte. Ma al termine di ogni accertamento medico, la giovane era stata puntualmente rimandata a casa dai sanitari, che non riscontravano nessuna patologia o infezione grave. Fino al tragico epilogo.
Stando a quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais, Emma non è mai stata sottoposta a un'ecografia dell'addome o a un'esame del sangue da parte dei medici, nonostante le insistenze della madre, Beatriz Gascón, una tabaccaia di 48 anni: quest'ultima sosteneva che sua figlia stesse soffrendo di appendicite, per via dei precedenti casi occorsi ad altri suoi familiari.
Come riferisce l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) l'infezione dell'appendice è una complicazione molto comune tra persone di età compresa tra i 6 e i 30 anni, che però, in assenza di un rapido e tempestivo intervento medico, può causare la rottura della membrana dell'appendice e la conseguente diffusione di germi e batteri all'interno dell'addome.
La rabbia dei genitori: «Come è stato possibile?»
«Come è possibile che dopo essere andati tre volte dal dottore, nessuno abbia pensato di sottoporre mia figlia a un'ecografia?», si è domandato il padre sconvolto della vittima, il 48enne Ramón Martínez, membro del Consiglio comunale di Jerica. La stessa cittadina spagnola si è stretta intorno alla famiglia colpita dalla tragedia, dichiarando il lutto cittadino nella giornata di lunedì 6 febbraio.
Martinez e sua moglie cercano ora di controllare la rabbia e la disperazione, ma vogliono conoscere a fondo cause e responsabilità della morte di Emma «affinché non accada più a nessuno»: i due hanno annunciato di voler sporgere denuncia contro i servizi sanitari, ritenuti colpevoli di negligenza.
Tramite i suoi portavoce il Dipartimento della sanità pubblica valenciano ha espresso «profondo rammarico per la vicenda», e ha assicurato alla famiglia della vittima che verranno svolte approfondite indagini per chiarire quanto accaduto.