Clima infuocato per il referendum sull'aborto in Irlanda, Google e Facebook rifiutano pubblicità elettorali

Giovedì 10 Maggio 2018 di Franca Giansoldati
Clima infuocato per il referendum sull'aborto in Irlanda, Google e Facebook rifiutano pubblicità elettorali
CITTA' DEL VATICANO – Protestano i cattolici pro life davanti alla decisione presa da Google, Youtube e Facebook in Irlanda, dove il 25 maggio si terrà il referendum per la liberalizzazione dell'aborto, di vietare ogni pubblicità sull'interruzione volontaria di gravidanza. E questo per limitare i rischi di manipolazione della consultazione popolare. All'indomani di un simile annuncio fatto da Facebook, anche Google ha seguito la stessa strada, annunciando - ieri  - di bloccare tutto ciò che riguarda l'aborto, e la stessa corsa accadrà  su Youtube. La decisione dei grandi imperi del web è stata fatta attraverso un comunicato in cui si rifiuta di pubblicità che abbia come suggetto il referundum, a partire dal 10 maggio.

Il governo dell’Irlanda ha fissato il referendum per chiedere ai cittadini se abrogare o meno l’ottavo emendamento della Costituzione, che equipara il «diritto alla vita del nascituro» al «diritto alla vita della madre» rendendo di fatto illegale l’aborto in quasi tutte le circostanze. Nel paese l’interruzione di gravidanza non è consentita in caso di stupro o incesto e nemmeno quando c’è un’anomalia fetale. Il divieto è stato istituito per legge nel 1983 e fino al 2013, quando è stato reso possibile nei casi dove fosse a rischio la vita della donna, era totale. Le donne che abortiscono illegalmente rischiano fino a 14 anni di carcere, anche se non vengono puniti gli aborti eseguiti all’estero e migliaia di donne ogni anno ricorrono a questa soluzione per aggirare il divieto, viaggiando prevalentemente nel Regno Unito. Secondo i dati del ministero della Salute britannico sono state 165.438 tra il 1980 e il 2015. Nel 2016, secondo le statistiche del ministero della Sanità del Regno Unito, sono 3265 le donne residenti in Irlanda che hanno cercato aiuto in Inghilterra e in Galles.

I vescovi irlandesi hanno promosso una campagna pro life. «Invitiamo le persone di fede a pregare con forza perché l’Irlanda ‘scelga la vita’ e perché la vita di tutte le donne e dei loro bambini non ancora nati sia sempre amata, apprezzata, accolta e rispettata in questo Paese».










 
Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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