Visco apre alla “bad bank” di sistema
e chiede misure per le imprese

Sabato 8 Febbraio 2014
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco
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La Banca d'Italia guarda in modo positivo alle iniziative in corso da parte delle banche - le cosiddette bad bank - per liberarsi del fardello dei crediti in sofferenza che frenano la concessione del credito e non esclude una iniziativa di sistema. Nel suo intervento all’annuale convegno Assiom-Forex, il governatore Ignazio Visco non esclude il semaforo verde per «interventi più ambiziosi» rispetto a quelli delle singole banche «da valutare anche nella loro compatibilità con l'ordinamento europeo». Tali interventi possono consentire di «liberare, a costi contenuti, risorse da utilizzare per il finanziamento dell'economia». Secondo Visco gli interventi già avviati da alcune banche (che non cita ma il riferimento è a Intesa Sanpaolo e Unicredit, ndr) «vanno nella giusta direzione».



Sul fronte del recupero di competitività, secondo il governatore l’Italia ha bisogno «di una strategia di riforma articolata e coerente» e soprattutto nelle circostanze attuali «la riduzione del carico fiscale sui fattori della produzione, accompagnata da tagli selettivi di spesa che riducano gli sprechi e da interventi volti a rendere più efficiente l'amministrazione pubblica, può essere determinante per la capacità del sistema di affrontare i cambiamenti necessari». Visco chiede quindi alla politica l'impegno «per rendere il contesto istituzionale e normativo più favorevole all'attività di impresa, semplificando il quadro regolamentare, accrescendo la qualità dei servizi pubblici, proseguendo nell'azione di contrasto dei comportamenti illeciti».



Sul fronte congiunturale, il governatore della Banca d’Italia sostiene che «non siamo in una situazione di generalizzata riduzione dei prezzi, in deflazione, ma anche un periodo prolungato di variazione dei prezzi al di sotto del livello compatibile con la stabilità monetaria non è desiderabile». Secondo Visco, «soprattutto non va sottovalutato in prospettiva il rischio, oggi contenuto, che le aspettative di inflazione a lungo periodo perdano il riferimento alla stabilità dei prezzi. Si tratta - conclude Visco - di processi non lineari, in grado di materializzarsi rapidamente» e quindi comunque da tenere sotto controllo.



Quanto alla situazione delle banche italiane, l'aumento del capitale di migliore qualità dovuto alla rivalutazione del capitale di Bankitalia «contribuirà a sostenere l'offerta del credito». Di più. «Con il consolidamento della ripresa economica e la progressiva diminuzione della rischiosità dei prestiti - afferma Visco - il sostegno del sistema bancario all'economia potrà rafforzarsi, contribuendo a sua volta a stimolare la crescita».



Nella sua relazione Visco non risparmia i temi europei. Per la costruzione dell'Unione Bancaria, secondo il governatore è urgente definire anche il meccanismo unico di risoluzione con un processo decisionale che va reso «più rapido ed efficace». Egli auspica perciò che il negoziato in corso tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo si definisca al più presto: «Deve procedere e concludersi speditamente, in modo da consentire il prima possibile l'allineamento tra le responsabilità della supervisione e quelle della gestione e risoluzione delle crisi». La vigilanza unica partirà nel prossimo mese di novembre, ma Visco invita anche a modificare l'attuale iter previsto per il sistema di risoluzione: «La lunga fase di transizione (10 anni, ndr) prima che il fondo di risoluzione vada a regime, va accorciata, in modo da rendere pienamente credibile il meccanismo complessivo».
Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 10:50

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