«Io non sono un liquidatore, ma un convinto risanatore, e questa non è un'operazione di potere quanto, piuttosto, di ripristino della stabilità e della redditività anche prospettica della banca». Con queste parole il nuovo presidente di Veneto Banca, Stefano Ambrosini, ha tagliato corto sulle intenzioni del nuovo cda, che si riunirà proprio questa mattina, intervenendo al Museo di Storia della Medicina a Padova, nell'ambito di un convegno dedicato al rilancio delle imprese. Nessuna esitazione nemmeno per ciò che riguarda l'ipotesi di fusione con la Popolare di Vicenza: «Al momento è impossibile, o quantomeno molto prematuro parlarne - dichiara Ambrosini -. Sia Veneto Banca che la Popolare vicentina sono due realtà bancarie con onere prioritario quello di risolvere ciascuna i propri problemi. Una fusione, in questo momento, non farebbe che creare una sommatoria di debolezze»...
Ultimo aggiornamento: 08:23
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