Statali, arretrati una tantum a febbraio (o marzo). Tutte le novità, dai buoni pasto agli 85 euro

Mercoledì 20 Dicembre 2017
Statali, il nuovo contratto: "Arretrati una tantum a febbraio o a marzo". Dai buoni pasto agli 85 euro, le novità
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Rush finale per la firma del nuovo contratto degli Statali, dopo dieci anni di blocco. I sindacati e l'Aran sono ormai alle prese con un tavolo 'permanentè. Hanno interrotto la trattativa, ripresa nel pomeriggio, solo per darsi appuntamento a domattina. Si punta a chiudere venerdì. Ma i nodi da sciogliere restano, con le sigle del pubblico impiego che rivendicano un ruolo maggiore nelle politiche sull'orario di lavoro. Il capitolo più caldo riguarda però la busta paga. In ballo ci sono aumenti mensili medi da circa 85 euro, un extra da 20 euro per i redditi più bassi l'una tantum degli arretrati i che sfiora già i 550 euro. La prima tranche potrebbe essere caricata con gli stipendi di febbraio, ma è probabile che occorra aspettare marzo.

Una volta raggiunta l'intesa sul contratto, infatti, c'è una trafila burocratica da rispettare. Intanto l'Aran, l'Agenzia che tratta per il Governo, ha affinato la bozza del contratto, allargando le maglie della mobilità. Con l'obiettivo di evitare licenziamenti, quando un'amministrazione dichiara del personale in esubero sarà possibile trasferire il dipendente su tutto il territorio, e non più all'interno dei confini regionali. Cambia pure la torta in cui si divide il salario accessorio. Otre la metà dei fondi riservati alle voci 'variabilì dovrà andare a premi e indennità di turno e un'ulteriore quota deve destinata alla performance individuale. L'obiettivo è impedire che ognuno faccia quel che voglia, a scapito del merito.

Alle parti riunite per la volata finale è arrivato anche il saluto della ministra della P.a, Marianna Madia, che ha fatto un 'blitz' presso la sede dell'Aran, a via del Corso. «Auguri di buon lavoro a tutti», ha detto. Al termine della serata il presidente dell'Aran, Sergio Gasparrni, ha espresso un «cauto ottimismo: la direzione di marcia è quella giusta». Anche se, ha ammesso, «resta una distanza sulle politiche dell'orario di lavoro», che nella bozza vengono affidate al confronto tra amministrazione e organizzazione dei lavoratori, mentre i sindacati vorrebbero che la materia rientrasse direttamente nella contrattazione integrativa. Cgil, Cisl e Uil sono determinate a proseguire senza pause.

«Nessuno ha alibi nel prendere tempo», sottolinea la leader degli statali di Corso d'Italia, Serena Sorrentino. «Si va avanti articolo per articolo», spiega il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, che accoglie con un «finalmente» l'inizio della trattativa ad oltranza. Un 'non stop' a cui è pronta anche la Cisl con Ignazio Ganga. L'Usb mostra invece qualche mal di pancia. La questione più delicata tocca le risorse. L'Aran ha mostrato fin qui la riscrittura delle regole, circa 95 cartelle, non ha invece ancora levato il velo sulle tabelle retributive.

Si parte comunque da due certezze: ai livelli più bassi sarà riconosciuto per dieci mensilità un bonus di circa 20 euro, in modo da avvicinare tutti alla soglia media degli 85 euro; la prima busta paga 'rinnovatà sarà accompagnata dagli interessi maturati, visto che il contratto copre il triennio 2016-2018. Il negoziato tocca gli statali in senso stretto, ovvero ministeriali, dipendenti delle agenzie fiscali e del parastato (Inps e Inail). Quasi 250 mila persone. Ma si tratta di un contratto che fa da apripista per tutti i 3 milioni di lavoratori della Pa. Tanto che è appena stato convocato il tavolo per il comparto difesa e sicurezza. L'appuntamento è per venerdì al ministero della P.a (la delega è affidata al sottosegretario Angelo Rughetti). 



IL NUOVO CONTRATTO La trattativa per ridare un contratto agli statali è alla volata finale, dopo quasi dieci anni di attesa. Una tappa preceduta dalla sentenza della Corte Costituzionale da tre manovre (per un totale di 2,8 miliardi di euro) e dalla riforma Madia. Ecco allora le principali direttrici del rinnovo, in attesa dell'accordo definitivo, atteso prima di Natale. Ma la partita si chiuderà completamente solo quando saranno toccati tutti i settori (dalla scuola alla sanità) e i 'soldì entreranno nelle tasche dei travet (entro marzo).

AUMENTO DI 85 EURO MEDI, CLAUSOLA ACCORCIA-FORBICE. Un complicato meccanismo assicurerà un aumento medio di 85 euro mensili lordi. Questo per il complesso dei dipendenti delle funzioni centrali, ovvero gli statali in senso stretto (247 mila 'testè). L'adeguamento punterà ad accorciare la forbice retributiva, tramite un «elemento perequativo», ovvero un'extra da riconoscere alle fasce più basse.

SÌ AL CONFRONTO CON I SINDACATI, PREMI AI MIGLIORI. Le organizzazioni dei lavoratori non saranno più solo informate delle decisioni prese dall'amministrazione, ma si darà vita a un confronto (una sorta di concertazione nella versione 2.0) nelle materie che hanno riflessi sul lavoro. In ballo ci sono anche turni e straordinari. I bonus di produttività non ricadranno più nella stessa proporzione su tutti ma saranno tarati sulla produttività sia del singolo che della squadra di cui fa parte, ovvero dell'ufficio. Si prevede che il plus da destinare ai 'migliorì non può essere inferiore al 30% di quanto destinato al resto.

TETTO A PRECARIETÀ, DURATA MASSIMA 4 ANNI. Il contratto a tempo determinato non potrà superare i 36 mesi, prorogabili di altri 12 ma solo se in via eccezionale. Come nel privato, il numero dei dipendenti a termine non potrà andare oltre il 20% del totale. Superate le soglie non si potrà essere assunti (si entra solo per concorso) ma l'esperienza maturata farà punteggio.

VIA CHI COMMETTE MOLESTIE SESSUALI, STOP A DONI DI VALORE. Vengono esplicitate e rafforzate le sanzioni da infliggere in questi casi: in prima battuta il molestatore incappa in una sospensione (fino a un massimo di 6 mesi). Ma se il comportamento viene replicato scatterà l'espulsione definitiva. Via anche chi chiede regali sopra i 150 euro come scambio di favori.

PUGNO DURO ASSENZE STRATEGICHE, CI RIMETTE ANCHE IL COLLEGA. Si rimarrà fuori dall'ufficio e senza stipendio fino a due assenze ingiustificate in continuità con le giornate festive. La stessa sanzione è prevista per ingiustificate assenze di massa. Se la condotta si ripete si passa al licenziamento. E non si scappa, visto che tutto sarà registrato in un 'fascicolo personalè. Soprattutto quando in un ufficio si registrano tassi di assenteismo anomali a rimetterci saranno tutti, visto che sarò tagliato il monte premi.

ORARI FLESSIBILI, PERMESSI FRAZIONABILI E FERIE SOLIDALI. La Pubblica Amministrazione apre le porte all'orario di lavoro 'elasticò, con fasce di tolleranza in entrata e in uscita. Viene anche potenziata la possibilità di passare al part time. Inoltre anche nella P.a il lavoratore, su base volontaria e a titolo gratuito, potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari (figli piccoli) o di salute, la parte che eccede le quattro settimane di ferie di cui ognuno deve necessariamente fruire. Ci sarà poi la possibilità di 'spacchettarè in ore, oggi sono riconosciuti in giorni (nel limite di 3), i permessi come quelli per motivi familiari o personali.

LUNA DI MIELE ASSICURATA ANCHE PER COPPIE OMOSESSUALI. Le unioni civili valgono come i matrimoni su permessi e congedi. I conviventi potranno così godere dei 15 giorni di stop retribuito riconosciuti per le nozze. Anche nella P.a il lavoratore potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari o di salute, la parte che eccede le settimane di ferie obbligatorie.

STRETTA CONTRO ABUSI LEGGE 104. TUTELE PER TERAPIE SALVAVITA. Di norma i permessi previsti dalla legge sulla disabilita andranno inseriti in una programmazione mensile e solo in caso di «documentata necessita» la domanda potrà essere presentata nelle 24 ore precedenti. Intanto le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti (con un limite temporale di 4 mesi). Arrivano inoltre i permessi ad hoc per viste specialistiche.

WELFARE AZIENDALE ANCHE PER TRAVET, BUONO PASTO A 7 EURO. In sede di contrattazione di secondo livello, le amministrazioni potranno riconoscere ai loro dipendenti benefit ad hoc, dalla polizze sanitarie alle borse di studio per i figli, dal biglietti gratis per i musei ai presiti facili. Viene inoltre chiarito che lo statale ha diritto o alla mensa o al ticket sostitutivo, che è pari per tutti a sette euro.

DA RIMPROVERO A SOSPENSIONE, SI APRE A SANZIONE PATTEGGIATA. Una sorta di clausola anti-ricorsi per gestire attraverso procedure di conciliazione le condotte da sanzionare, secondo il codice disciplinare del pubblico impiego.

I tecnici parlano di «determinazione concordata della sanzione», che ovviamente esclude la funzione più grave, quella del licenziamento.

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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