Dragaggi senza autorizzazione: sotto sequestro il bacino portuale

Martedì 12 Giugno 2018 di Paola Treppo
Dragaggi senza autorizzazione: sotto sequestro il bacino portuale

MONFALCONE e PORDENONE - Al termine di una articolata attività di indagine delegata dalla Procura e finalizzata alla verifica dei lavori di dragaggio svolti nell’area portuale di Monfalcone, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Gorizia dell’intera area dei fondali interessata dai dragaggi del bacino portuale, stimata in circa 300.000 metri quadrati; è stato comunque preservato l’utilizzo dello specchio acqueo per i normali traffici portuali.

Il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo di tre motonavi allestite con gru, cioè di motopontoni, del valore complessivo di circa 4,5 milioni di euro; gli uomini del capitano Fabio Di Rezze hanno denunciato a piede libero 4 persone, di cui 2 interne alla società aggiudicataria dei lavori di manutenzione dei fondali del porto, società che ha sede in provincia di Pordenone, e 2 con mansioni direttive rispettivamente dell’Azienda Speciale Porto e della Regione Friuli Venezia Giulia.

I militari dell'Arma del Noe hanno accertato che le persone denunciate, in concorso tra loro e ognuno per il ruolo rivestito, svolgevano un’attività di dragaggio fanghi - per una volumetria di circa 110.000 metri cubi -, senza autorizzazione, mascherandola come manutenzione dei fondali, attività, questa ultima, che non necessita di autorizzazione.

I sedimenti non potevano essere refluiti nuovamente in mare come invece veniva fatto, ma dovevano essere collocati in un ambiente conterminato, cioè in una cassa di colmata.

L'operazione del Noe è stata svolta nell’ambito di una mirata serie di controlli di carattere ambientale coordinati dalla Procura della Repubblica di Gorizia e dal Comando Gruppo per la tutela ambientale di Milano. 

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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