Caffè, cornetto e cena fuori: la ristorazione motore della ripresa. Nel 2017 spesi 83 miliardi

Venerdì 19 Gennaio 2018
Caffè, cornetto e cena fuori: la ristorazione motore della ripresa. Nel 2017 spesi 83 miliardi
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Sole o pioggia, cinque milioni di italiani ogni giorno fanno la colazione al bar. Non rinunciano al maritozzo, al cornetto, alla granita con “briosce” se siciliani, al caffè col cicchetto di grappa se veneti. Un'abitudine che non hanno perso neanche negli anni recenti di crisi. S'era invece affievolita la consuetudine di pranzare fuori casa, ma negli ultimi dodici mesi c'è stata una netta ripresa: 13 milioni di persone pranzano abitualmente fuori casa.
 

 

Questi dati sono stati resi noti ieri a Milano dalla Fipe-Confcommercio, l'associazione che riunisce i pubblici esercizi italiani. Il Rapporto Ristorazione 2017 di Fipe-Confcommercio individua nei bar e ristoranti il volano della ripresa dei consumi delle famiglie italiane: con 41 miliardi di euro di valore aggiunto, è il settore trainante della filiera agroalimentare italiana, più importante di Agricoltura e Industria Alimentare. E si qualifica come il terzo mercato in Europa, dopo Regno Unito e Spagna. Nel 2017 le famiglie italiane hanno speso per mangiare fuori casa oltre 83 miliardi di euro, il 3% in più dell'anno scorso. Continua a calare, al contrario, la spesa alimentare in casa. Volendo scherzare, va detto che i rilievi sono stati fatti in euro, e non ancora in Bitcoin, visto che già ci sono in Italia i primi bar che si fanno pagare con la moneta virtuale. Come nel caso di un locale di Venezia.

Secondo Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe, «i numeri del Rapporto Ristorazione 2017 confermano un trend di ripresa che porta i consumi nella ristorazione al livello pre-crisi. Anche sotto il profilo dell'occupazione il nostro settore si conferma tra i pochi in grado di creare nuovi posti di lavoro. Restiamo la componente principale della filiera agroalimentare italiana nella creazione di valore e di occupazione». Nella tabella, in estrema sintesi, i dati principali, e i prezzi medi a livello Italia di alcune consumazioni: il caffè a 0,93 centesimi, unico prodotto a scendere di prezzo, il cappuccino a 1,30, un panino a 3,10.

Il Rapporto Fipe, che quest'anno è stato dedicato a Gualtiero Marchesi, "intelligenza e umanità della ristorazione italiana", ha fatto il punto sull'andamento del settore dei pubblici esercizi in Italia: emerge un quadro di sostanziale di ottimismo soprattutto per quanto concerne l'andamento dei consumi alimentari fuoricasa, ormai attestati sul 36% dei consumi alimentari complessivi, e il fronte occupazionale, con una crescita del 3,3% sull'anno precedente. Continuano a preoccupare, invece, l'elevato numero di aziende che chiudono e un tasso di produttività che resta sotto i livelli pre-crisi.

Tra i punti di maggiore interesse evidenziati dal Rapporto Ristorazione, la crescita dei consumi fuoricasa: l'impatto della crisi sui consumi alimentari in casa (-10,5% pari a una flessione di 15,9 miliardi di euro tra il 2007 e il 2016) ha fatto in modo che il peso della ristorazione sul totale dei consumi alimentari guadagnasse ancora qualche posizione, rafforzando la tesi che vede gli italiani come un popolo a cui piace stare fuori casa.
In particolare la sola ristorazione ha guadagnato una domanda di 2,5 miliardi di euro.

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 19:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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