Lo sblocco del turnover nei Comuni riprende quota, dopo i rinvii delle settimane scorse la prossima potrebbe essere quella giusta.
«C'è l'impegno del Governo a sbloccare il turnover: non sarà più al 25%, la nostra richiesta è che sia al 75% e l'auspicio è che il Governo venga incontro a questa richiesta: dopo tanti anni di sacrifici questo ci spetta». Lo ha detto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, al termine della Conferenza Unificata. «Alcuni comuni non riescono più a tenere in piedi la macchina amministrativa», ha aggiunto Decaro. «Speriamo di veder tolti i paletti sulla spesa del personale che mi sembrano impropri», ha concluso. Quanto ai fondi per le città metropolitane e le Province, Decaro a detto: «Continuano a soffrire sperando di poter esercitare il ruolo loro assegnato».
Ultimo aggiornamento: 20:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'apertura alle assunzioni viaggia, infatti, insieme al dl enti locali, che secondo fonti di governo dovrebbe arrivare in Cdm prima di Pasqua. Si tratta ancora sulla soglia di sblocco. L'ipotesi è portarla dal 25% attuale ad oltre il 50%. Due gli scenari possibili: una percentuale secca fino al 70% o un un allentamento progressivo al 60% quest'anno, all'80% nel 2018 per arrivare al 100% nel 2019.
«C'è l'impegno del Governo a sbloccare il turnover: non sarà più al 25%, la nostra richiesta è che sia al 75% e l'auspicio è che il Governo venga incontro a questa richiesta: dopo tanti anni di sacrifici questo ci spetta». Lo ha detto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, al termine della Conferenza Unificata. «Alcuni comuni non riescono più a tenere in piedi la macchina amministrativa», ha aggiunto Decaro. «Speriamo di veder tolti i paletti sulla spesa del personale che mi sembrano impropri», ha concluso. Quanto ai fondi per le città metropolitane e le Province, Decaro a detto: «Continuano a soffrire sperando di poter esercitare il ruolo loro assegnato».