Urge una revisione nel sistema pensionistico secondo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. In modo particolare, quello che viene sottolineata, è l'importanza di una maggiore flessibilità sull'età pensionabile per evitare alti numeri di lavoratori allontanati dalle aziende ma che non hanno maturato i requisiti per la pensione.
In un'intervista ad Avvenire Poletti ha parlato di questi che sono stati definiti "Nuovi esodati". Il problema principale, ovviamente, sono i costi.
A tal riguardo Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato, ha avanzato due proposte. La prima consisterebbe nell' incentivare, a seguito di un accordo tra l'azienda e il dipendente, l’uscita anticipata dal lavoro. In questo caso l’azienda stessa si occuperebbe di integrare i contributi previdenziali del lavoratore. Una seconda proposta è quella di rendere più conveniente, rispetto a quanto non lo sia oggi, il riscatto della laurea.
In questo modo si avrebbe un risparmio previdenziale e si aiuterebbe in modo più concreto chi rimane senza lavoro e non ha maturato anni sufficienti per la pensione.
La soluzione sembrerebbe semplice ma i primi sondaggi con Bruxelles non sono incoraggianti, ecco perché il governo prende tempo e dice che se ne riparlerà con la prossima legge di Stabilità. Intanto però gli esodati spingono per la risoluzione di questo problema.
Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 00:22
In un'intervista ad Avvenire Poletti ha parlato di questi che sono stati definiti "Nuovi esodati". Il problema principale, ovviamente, sono i costi.
A tal riguardo Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato, ha avanzato due proposte. La prima consisterebbe nell' incentivare, a seguito di un accordo tra l'azienda e il dipendente, l’uscita anticipata dal lavoro. In questo caso l’azienda stessa si occuperebbe di integrare i contributi previdenziali del lavoratore. Una seconda proposta è quella di rendere più conveniente, rispetto a quanto non lo sia oggi, il riscatto della laurea.
In questo modo si avrebbe un risparmio previdenziale e si aiuterebbe in modo più concreto chi rimane senza lavoro e non ha maturato anni sufficienti per la pensione.
La soluzione sembrerebbe semplice ma i primi sondaggi con Bruxelles non sono incoraggianti, ecco perché il governo prende tempo e dice che se ne riparlerà con la prossima legge di Stabilità. Intanto però gli esodati spingono per la risoluzione di questo problema.