Superbonus 110, come cambierà? Le novità del 2024 (e perché per Meloni è una truffa ai danni dello Stato)

La premier è infatti tornata ad attaccare il maxi-sconto edilizio che - secondo alcune stime che circolano tra Mef e palazzo Chigi - costa ancora 3,5 miliardi di euro al mese

Mercoledì 30 Agosto 2023 di Riccardo Palmi
Superbonus 110, che fine farà? Le novità del 2024 (e perché per Meloni è una truffa ai danni dello Stato)

«La più grande truffa ai danni dello Stato». Sul Superbonus al 110%, Giorgia Meloni non è andata molto per il sottile. Preoccupata dalla tenuta dei conti pubblici in vista della Manovra, la premier è infatti tornata ad attaccare il maxi-sconto edilizio che - secondo alcune stime che circolano tra Mef e palazzo Chigi - costa ancora 3,5 miliardi di euro al mese. Una cifra monstre per un sostegno che dal momento della sua introduzione durante il governo Conte II ha peraltro causato anche 74 miliardi di euro di mancato gettito. Più almeno «12 miliardi di irregolarità» riscontrate dall'Agenzia delle Entrate.

Risorse che sarebbero state preziose per la redazione della legge di Bilancio e che, in ogni caso, lo saranno il prossimo anno se il governo dovesse riuscire a liberarle. 

L'attuale Superbonus

Eppure - al netto delle dichiarazioni di fuoco della premier - lo strumento non è ancora stato dismesso. Anzi. Per quanto sia già stato fortemente ridimensionato con l’ultima legge di Bilancio (sia nella dimensione del beneficio e sia nella platea dei potenziali beneficiari, oltre alla cancellazione dell’opzione della cessione del credito), il Superbonus è in essere. Restano infatti poco più di quattro mesi di tempo per usufruirne con la sua aliquota massima al 110% che scade il 31 dicembre. Perché ciò accada è necessario che i pagamenti siano effettuati entro la fine anno, e la fretta non è una buona consigliera. C'è infatti il rischio di affidare i lavori a imprese che non sono in grado di ultimarli entro i termini di validità dei titoli edilizi, con il contribuente che rischia quindi di trovarsi nella scomoda posizione di doversi difendere da future contestazioni dimostrando l'inadempimento dell'appaltatore e la propria buona fede. Idem per quanto riguarda le detrazioni edilizie per l'efficientamento energetico e sismico nella sua misura più alta. 

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Le novità dal 2024

Dal 2024 invece cambia tutto. Il Superbonus entra infatti in una nuova fase caratterizzata da un taglio di percentuale (dal 110% al 90%), con alcune eccezioni. Per tutto il prossimo anno sarà utilizzabile dai condomini che abbiano presentato entro il 25 novembre la Comunicazione di Inizio Lavori e la delibera assembleare. Idem per quanto riguarda i titolari di edifici demoliti e ricostruiti, a patto che rispettino le norme previste per i condomini e abbiano presentato la richiesta di autorizzazione edilizia entro il 31 dicembre 2023.

Le eccezioni

Fanno inoltre eccezioni i proprietari di edifici colpiti da terremoti a partire dall’evento dell’Aquila del 2009, che potranno accedere al Superbonus 110% fino al 2025. Per quanto riguarda i proprietari di case situate nelle zone alluvionate invece, il Superbonus 110% sarà disponibile fino a dicembre 2024. Si tratta degli ultimi scampoli di una misura su cui l'attuale governo non ha alcuna intenzione di investire. «Taglieremo gli sprechi» e «Faremo scelte politiche» ha tuonato Meloni in cdm lunedì, e la «legge di Bilancio è la più politica delle leggi». 

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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