Rugby Italia, il Sei Nazioni vale ogni anno 37 milioni per Roma, per ogni euro investito se ne generano 2,1. In arrivo 15mila scozzesi

Giovedì 7 Marzo 2024 di Paolo Ricci Bitti
Rugby Italia, il Sei Nazioni vale ogni anno 37 milioni per Roma, per ogni euro investito se ne generano 2,1. In arrivo 15mila scozzesi

E pensare che nel 2000, l'anno del debutto dell'Italia nel Sei Nazioni, proprio contro la Scozia, le autorità di pubblica sicurezza di Roma vietarono la vendita di alcolici allo stadio (allora il Flaminio) e si organizzarono in forze con vasto schieramento di uomini per accogliere poco più di 5mila tifosi con il kilt.

Fu inutile spiegare che non si trattava di hooligans e che l'unico incidente che si rischiava era quello "diplomatico" perché dal 1883 in poi il Torneo era sempre stato una questione di mete e di festa e di brindisi (ok, birra) fra i tifosi.

Ne è passata di acqua del Tevere sotto i ponti della Capitale: già da quella edizione si è capito che per l'ordine pubblico non c'è bisogno di spendere un euro nonostante l'arrivo anche di 20mila fedeli inglesi, come il mese scorso, mentre l'edizione 2023 del Sei Nazioni solo per vendita di bevande (ok, birra) e di cibo allo stadio Olimpico e al villaggio del Terzo tempo vale 1,2 milioni di euro (43% in, sì, birra, 32% in cibo e 23% in merchandising). E complessivamente l'anno scorso il Torneo (tre partite rispetto alle due di quest'anno, la prossima sabato contro la Scozia) ha generato un valore di 37,2 milioni di euro per il tessuto economico locale, connesso a spese sostenute per accoglienza, ristorazione e trasporti. Questo grazie alle presenze italiane e straniere.  Alle tre partite hanno assistito 148.756 tifosi, di cui il 29% stranieri (circa 43mila), e 80mila italiani provenienti da fuori regione.

Siamo ancora lontani da Londra dove ogni partita nello stadio di Twickenham porta 11 milioni di sterline solo considerando gli utili per le casse della Union (federazione) che è anche proprietaria della "Fortezza", ma Roma, che è arrivata nel torneo 117 anni dopo, ha capito presto che il Torneo è una manna del cielo: per ogni euro investito nell'evento "Sei Nazioni" se ne producono 2,1 di ricaduta economica. Senza contare l'allegria che 

Musica per le orecchie di Federugby, Regione Lazio, Comune di Roma e ministero per il Turismo che si sono ritrovati accolti dal presidente Francesco Rocca nella sede della Regione per il convegno "Effetto Sei Nazioni" sull'impatto del Championship sulla  Roma e Lazio

"Questi eventi sono fondamentali per il turismo, anche perchè aiutano la destagionalizzazione", ha affermato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in occasione della presentazione dei dati elaborati da Italiacamp.

"Il Sei Nazioni in particolare si svolge in un periodo di bassa stagione - tra febbraio e marzo - e questo aiuta il settore, anche a stabilizzare i lavoratorì, ha continuato la ministra, sottolineando che il rugby porta una cosa in più, ha un turismo altospendente. Il pernottamento medio è tra 3 e 4 notti e i turisti del rugby hanno la possibilità di spendere di più. Si tratta di un turismo sportivo di qualità".

Il gettito fiscale per la Capitale è stimato in 600mila euro, quando l'impatto economico dell'evento sull'ecosistema nazionale è stimato in 5,2 milioni di euro. Per ogni euro investito nell'organizzazione del torneo 2023, l'effetto positivo per la comunità - in termini di impatto economico diretto, indiretto e indotto - si ritiene che sia stato raddoppiato (1 euro investito nel Sei Nazioni è pari a 2,01 euro di impatto economico per il sistema di riferimento).

Positivi anche i conti del Terzo tempo village, dove si svolge l'attività di intrattenimento pre e post gara: nel 2023 i 120mila visitatori hanno speso al villaggio 1,2 milioni di euro tra bevande, cibo e merchandising. I numeri del 2024 saranno inferiori, in quanto il calendario prevede solo due partite in casa.

E la seconda, contro la Scozia sabato 9 marzo alle 15.15 all'Olimpico, vedrà il sold out all'Olimpico con 69.689 spettatori, di cui 15mila scozzesi, che si aggiungono ai 20mila inglesi della precedente partita, ha affermato il presidente della Federazione italiana rugby, Marzio Innocenti.

"Roma sta recuperando la vocazione di capitale dell'eventistica. Il Sei Nazioni è un volano non solo per lo sport ma un moltiplicatore economico" ha aggiunto l'assessore di Roma Capitale ai Grandi eventi, sport, turismo e moda, Alessandro Onorato.

Ultimo aggiornamento: 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA