Seppur in ritardo fumata bianca alla proroga della rottamazione quater.
Le polemiche
Nella mattinata di ieri era stato approvato, con 87 voti favorevoli e 58 contrari, l’emendamento al decreto Anticipi che proroga al 18 dicembre le scadenze del 31 ottobre e del 30 novembre per i versamenti da parte dei soggetti che hanno aderito alla rottamazione quater. L’emendamento proposto ieri dal senatore Claudio Lotito di Forza Italia in mezzo alle protese delle opposizioni che hanno fatto scoppiare una bagarre in Aula mentre stava intervenendo il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo.
«Siamo di fronte ad una maggioranza e ad un governo arroganti - ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commentando la discussione in aula a Palazzo Madama sul Dl Anticipi -. Arroganti nei confronti dell’opposizione che, secondo loro, non dovrebbe nemmeno denunciare le porcate che fanno per favorire i furbi. Arroganti perché hanno raccontato agli italiani che avrebbero risolto i problemi degli italiani e invece non sanno cosa fare sulle pensioni per medici e dipendenti pubblici ma riescono a proporre un nuovo condono per la rottamazione delle cartelle e a fare sconti sugli extra profitti alle aziende energetiche» .
Di diverso avviso la posizione di Forza Italia. «È una terminologia completamente sbagliata. È un emendamento che ha il parere favorevole perché riguarda la contabilità. È una scadenza in corso, ancora possibile. La portiamo semplicemente al 18 dicembre, non è una mancata entrata di bilancio anzi, dà la possibilità di pagare quindi di far confluire entrate nelle casse dello Stato.
Affitti brevi
Due emendamenti al Dl anticipi, a firma della maggioranza, approvati dall’aula del Senato, estendono poi l’obbligo dell’estintore portatile e dei dispositivi per la rilevazione di gas a tutte le unità immobiliari affittate a fini turistici, o per affitti brevi. Nella precedente versione approvata dalla commissione Bilancio, ora emendata, l’obbligo era limitato, «per le abitazioni, a coloro che le gestiscono nelle forme imprenditoriali».
Non piace alle opposizioni nemmeno la norma che cambia gli extraprofitti per le società energetiche. «Non bastava - dicono dal Pd - accanirsi sulle famiglie dicendo no alla proroga del mercato tutelato»,