«È un film già visto, le agenzie di rating non si sono accorte della crisi mondiale? In Italia non saltano nè banche nè imprese». Così il vice premier e ministro dell'interno Matteo Salvini a commento del taglio dell'outlook sul rating da parte di Standard & Poor's.
«S&P lascia invariato il suo rating.
«Le agenzie di rating non misurano il benessere dei cittadini di un Paese, ma chi aspettava Standard&Poor's per continuare a remare contro il governo oggi ha avuto una brutta sorpresa: il rating dell'Italia è stato confermato. Andiamo avanti! Il cambiamento sta arrivando.» Lo afferma su twitter il vicepremier Luigi Di Maio.
Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 00:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA «S&P lascia invariato il suo rating.
Riteniamo che questo giudizio sia corretto alla luce della solidità economica del Paese: l'Italia è la 7/a potenza industriale al mondo e la 2/a manifattura Ue. La competitività delle imprese ci permette di avere un surplus commerciale consistente e il risparmio delle famiglie è solido. Sulla decisione di portare in negativo l'outlook e su alcuni giudizi negativi sulla manovra economica, siamo fiduciosi che mercati e istituzioni internazionali comprenderanno la bontà delle nostre misure». Così il premier Giuseppe Conte.
«Le agenzie di rating non misurano il benessere dei cittadini di un Paese, ma chi aspettava Standard&Poor's per continuare a remare contro il governo oggi ha avuto una brutta sorpresa: il rating dell'Italia è stato confermato. Andiamo avanti! Il cambiamento sta arrivando.» Lo afferma su twitter il vicepremier Luigi Di Maio.