Pnrr, fondi sbloccati per Giustizia, Comuni e Opere: ecco la bozza del decreto

Arriva la nuova bozza del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Giacomo Andreoli e Francesco Pacifico
Pnrr, fondi sbloccati per Giustizia, Comuni e Opere: ecco la bozza del decreto

Dopo vari rinvii, potrebbe arrivare già oggi in Consiglio dei ministri il nuovo decreto sblocca-Pnrr.

L’obiettivo è velocizzare la fase esecutiva dei cantieri, evitando possibili drammatici ritardi nei prossimi mesi, tali da pregiudicare il Piano. Ma anche: “rimborsare” i Comuni degli oltre 10 miliardi di progetti espunti dal Piano rimodulato, velocizzare la giustizia, contrastare le frodi e avviare il piano Transizione 5.0. Secondo l’ultima bozza disponibile entrerebbero poi nel decreto anche le misure per la sicurezza sui posti di lavoro.

I FONDI MANCANTI

Secondo fonti di governo starebbero scemando le tensioni tra i ministri per gli Affari europei e dell’Economia, Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti, sui presunti 19 miliardi di copertura mancante. Secondo la bozza il Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation Ue verrà aumentato di oltre 9 miliardi entro il 2026. Allo sforzo finanziario parteciperebbero poi sia il Fondo di sviluppo e coesione, sia il Piano nazionale complementare, il gemello con fondi domestici del Pnrr, che dovrà rinunciare a molti interventi. Dai residui del fondo di coesione il provvedimento ottiene 4,9 miliardi spalmati su quattro anni, mentre dal Piano nazionale complementare raccoglie 3,8 miliardi per il triennio 2024-2026. Ci sarà poi la prima relazione semestrale entro il 31 marzo Mef-Affari europei, con l’indicazione di altre fonti di finanziamento. Il Mef, però, non vorrebbe usare i fondi europei di coesione (principalmente destinati al Sud) per interventi come i crediti d’imposta di Transizione 5.0, che potrebbero andare in massa al Nord. Tra le altre fonti di finanziamento si punta poi a un maggior recupero dei beni confiscati alle mafie.

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LA GOVERNANCE

In materia di governance scatta una clausola taglia-fondi in caso di ritardi, mentre il governo si potrà sostituire alle unità di missione troppo lente sui progetti. Chi sbaglia, paga: se la Commissione Ue chiederà indietro i soldi, dovranno pagare i soggetti attuatori. Viene quindi potenziata la struttura di missione Pnrr presso la presidenza del Consiglio dei ministri, che potrà fare ispezioni.
Per contrastare gli illeciti, invece, vengono estesi al Piano i poteri del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea.

UNIVERSITÀ E AGRICOLTURA

Arrivano poi altri due commissari straordinari : uno per la realizzazione degli alloggi universitari (ne mancano oltre 50mila) e un altro per garantire il target del superamento degli insediamenti abusivi per combattere il caporalato. E per la scuola ci sono misure per dotare le ITS Academy di nuove sedi e aumentare la formazione digitale dei docenti.

I CANTIERI E GIUSTIZIA

Capitolo cantieri ed enti locali. Arrivano ulteriori misure di semplificazione per l’affidamento dei contratti pubblici e in materia di procedimenti amministrativi. Viene quindi rafforzata la capacità amministrativa delle amministrazioni locali. Per evitare la fuga dei dipendenti del comparto giustizia, e non bloccare i processi, verso altre amministrazioni o il privato, il governo mette in campo varie misure: i contrattisti del ministero della Giustizia che hanno vinto un concorso in altri enti, possono differire il trasferimento fino al 30 giugno 2026; stabilizzati dal Primo luglio del 2026 gli attuali precari del settore con ventiquattro mesi continuativi. 
Via libera all’assunzione di nuovi funzionari e dirigenti, mentre le regole per la stabilizzazione varranno anche per buona parte degli addetti all’Ufficio per il processo reclutati con il Pnrr. Incentivi con il piano nazionale di rilancio e resilienza legati alla riduzione dei procedimenti civili pendenti per ciascuna delle annualità di attuazione del Pnrr». 

INVESTIMENTI E COMUNI

Capitolo Ferrovie: al via la rimodulazione degli investimenti per migliorare gli obiettivi che si è posto il vettore. Sempre nel decreto Pnrr entrano le nuove norme sulla sicurezza del lavoro: aumento di tutele per gli addetti nella filiera del subappalto, norme e maggiori sanzioni contro il lavoro nero e obbligo per responsabile del progetto e committente di controllare eventuali abusi. Compliance, con riduzione delle maggiorazioni, per chi vuole mettersi in regola sul pagamento di pagamento contributivi e premio assicurativo Inail, sanzioni più dure per gli evasori. 

Per i Comuni, scottati dai tagli alla spesa, intanto il governo riconosce che le risorse assegnate per le annualità 2024 e 2025 «sono finalizzate» alle graduatorie per le opere del 2023. Oltre mezzo miliardo in più per i piani urbani integrati. Congelati al momento i 660 milioni per alloggi e residenze scolastiche.

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