Anche se la Bce per ora lo smentisce, anche in Europa si sta ragionando su prossimi tagli al costo del denaro per il prossimo anno. Il primo, da 0,25 punti percentuali, potrebbe scattare a maggio, poi un'altro in autunno. La Fed, negli Usa, ha già annunciato tre tagli dei tassi di interesse nel 2024. Tutto questo a fronte di un'inflazione che continua a scendere, vicina ai target delle banche centrali. Questo sta avendo un effetto sui titoli di Stato, tra cui gli italiani Btp, con i mercati che guardano oltre e gli investitori che stan facendo scendere il loro valore. Se quindi si sono investiti i propri risparmi in questi strumenti, anche viste le condizioni vantaggiose degli ultimi mesi, cosa conviene fare ora? Vediamo cosa sta succedendo e come è possibile muoversi.
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Tassi dei titoli di Stato in calo
I tassi di mercato, frutto delle aspettative degli investitori, sono in calo deciso da alcuni giorni. Ad esempio il rendimento del Bund tedesco a 10 anni, è passato dal 2,9% di inizio ottobre scorso al 2,24% di inizio dicembre. Un calo, quindi, di 70 centesimi in poco più di un mese: un movimento del tutto eccezionale visti gli ultimi andamenti.
In modo simile il Btp italiano a 10 anni è passato da un rendimento prossimo al 5% al 3,97% del 6 dicembre, per il doppio effetto della diminuzione dei rendimenti di area euro e per il calo dello spread. Il rendimento, così, è ora ai minimi da luglio. In questo modo tutte le emissioni dei Btp Italia, Valore, Futura e tradizionale hanno guadagnato da 5 a 8 punti percentuali in valore rispetto ai minimi di 5 settimane fa.
Secondo gli esperti questa situazione potrà continuare nei prossimi mesi con un movimento potenziale, definito "bullish steepening".
L'aumento di valore dei Btp tradizionali
A beneficiare di più del calo dei rendimenti sono le emissioni dei Btp tradizionali.
Più in generale, per ogni punto di diminuzione percentuale dei rendimenti di mercato, il prezzo di un bond decennale a tasso fisso guadagna 7 punti percentuali. E viceversa. Un bel guadagno per chi ha comprato sui minimi di inizio ottobre scorso. Continuare a investire su questi titoli può essere fruttuoso.
Come stanno cambiando i rendimenti dei Btp Italia, Valore e Futuro
Discorso diverso per il Btp Italia, legato all'inflazione. Il rendimento cedolare è passato dal 7,8% di inizio anno alle attuali cedole dell'1,5 - 2%. Ma nonostante il calo della cedola, anche i Btp Italia beneficiano in parte del calo dei rendimenti di mercato. Le emissioni con rendimento agganciato al tasso di inflazione hanno infatti recuperato qualche punto percentuale nelle quotazioni. Rimangono però al di sotto del valore di rimborso a scadenza, pari a 100. Quanto ai Btp Futura, vista la crescita anemica italiana, le prospettive non sono rosee come potevano apparire un anno fa. Questi titoli ora trattano largamente al di sotto del valore di rimborso.
Tirano invece un sospiro di sollievo coloro che hanno investito nei Btp Valore, i titoli a medio termine con cedola crescente nel tempo. Il meccanismo della cedola crescente difende le quotazioni nel tempo e in uno scenario di rendimenti di mercato decrescenti queste emissioni sono destinate ad apprezzarsi. Ma la certezza della crescita della cedola si palesa solo a qualche anno dall'emissione.