DETROIT - «Sono tutte speculazioni. aspettiamo il suo insediamento». Così Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sulle minacce poste al settore auto americano da Donald Trump, che arriverà alla Casa Bianca il 20 gennaio prossimo e che ha avanzato l’idea di imporre dazi alti alle auto importate dal Messico agli Usa. Parlando alla conferenza con la stampa italiana al Salone dell’auto di Detroit, il manager italo-canadese ha detto di non avere contatti diretti con Trump. In merito a un rinegoziato del Nafta paventato da Trump, Marchionne ha aggiunto che «l’accordo Nafta comprende sia Canada sia Messico, le implicazioni sono larghe...sono cose da studiare». Ha poi proseguito affermando «Da quello che capisco, e capisco poco» un'unione fra General Motors e Fca dovrebbe piacere al presidente eletto, Donald Trump.
Ultimo aggiornamento: 23:38
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