Elkann: «I giovani non trovano lavoro? E' perché non hanno ambizione o perché stanno ancora bene a casa»

Venerdì 14 Febbraio 2014
John Ekann
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Sono contento perch Fiat ancora pi italiana e ha le forze che rendono la componente italiana del gruppo ancora pi forte: lo ha detto oggi John Elkann, presidente del gruppo, rispondendo alla domanda di uno studente nella sede della Banca Popolare di Sondrio. «Fiat - ha proseguito - non ha fatto un'alleanza con Chrysler, ma si è sposata ed è diventata la settima società al mondo che produce macchine con una gamma completa e oggi può fare cose che prima non poteva fare. Fiat e Chrysler insieme hanno opportunità straordinarie». Ricordando la fase precedente all'operazione, Elkann ha sottolineato che «Fiat era in condizioni estremamente difficili e la sua sopravvivenza era in grandissimo dubbio».



«Tra Daimler e Chrysler l'integrazione era impossibile perché non c'era complementarietà, una cosa che c'è invece all'interno di questa nuova società che è Fca - ha detto Elkann - Fiat e Chrysler non esistono più, c'è Fca e insieme hanno opportunità straordinarie».



No comment sul cambio di governo. Elkann, non ha voluto commentare il cambio di passo imposto dal Pd sul governo con l'intervento del neosegretario Matteo Renzi. Alla domanda se sia ottimista sull'Italia ha replicato: «Io sono ottimista di natura, credo che bisogna guardare alle opportunità e a quello che si può fare».




«I giovani hanno poca ambizione per cercare lavoro». «Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo - ha detto Elkann - Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c'è una situazione di bisogno oppure non c'è l'ambizione a fare certe cose. Ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero e c'è tantissima domanda di lavoro ma c'è poca offerta perché i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione. Certo, io sono stato fortunato ad avere molte opportunità, ma quando le ho viste ho saputo anche coglierle».

Sull'argomento Elkann ha poi intrattenuto due scambi di battute con gli studenti. A Nicola, studente dell'ultimo anno della scuola per elettricisti e idraulici, che gli ha chiesto di poter lavorare in Fiat, Elkann ha replicato: «Prima diventa un elettricista e poi ne parliamo».

A Mika che gli ha domandato cosa lo spingesse a lavorare pur avendo la possibilità di vivere senza doverlo fare, il rampollo di casa Agnelli ha replicato: «Io, Lapo e Ginevra abbiamo la grande fortuna di essere stati stimolati a fare delle cose e abbiamo tutti il desiderio di fare. E' meglio fare una vita in cui hai interessi e fai cose che fare una vita in cui sei in vacanza tutto il tempo». Elkann ha confessato di aver studiato al Politecnico perché interessato alla materie scientifiche, mentre il nonno lo avrebbe voluto veder studiare alla Bocconi, un'università che lui conosceva bene.




«Nella diversità c'è ricchezza». Gli stranieri sono una risorsa e al voto svizzero ha prevalso il no agli stranieri nei posti in cui ci sono meno immigrati: è quanto ha affermato il presidente di Fiat. «I nostri vicini in Svizzera - ha spiegato - hanno fatto un referendum per limitare i flussi migratori, ma se si va a guardare chi ha votato contro all'ingresso di stranieri sono proprio i posti in cui ci sono meno immigrati mentre nelle città dove ci sono più immigrati hanno votato a loro favore. Questo dimostra che chi ha provato l'immigrazione si rende conto che nella diversità c'è maggiore ricchezza e che tutte le persone sono uguali».



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Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 02:41

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