Jacuzzi "torna" a casa e ora punta ​sullo stabilimento di Valvasone

PORDENONE - La Jacuzzi torna a puntare sullo stabilimento di Valvasone. E lo fa trasferendo proprio nella sede pordenonese - avviata negli anni Settanta nella patria d'origine della famiglia che poi creò negli Usa il colosso dell'idromassaggio - la produzione di mini-piscine realizzata fino a oggi negli Stati Uniti e anche in parte in Messico dove pure la società conta siti produttivi.

Il colosso del benessere statunitense ha annunciato - proprio nell'era di Donald Trump - la nuova strategia di espansione verso i mercati europei e asiatici. Strategia che vede al centro il potenziamento dello stabilimento della Jacuzzi Europe di Valvasone. Dove saranno prodotti alcuni modelli di mini-piscine e spa precedentemente realizzati in America. Investimenti in nuove linee produttive e in ricerca e sviluppo. L'obiettivo è rifornire dall'Italia i mercati più promettenti dei prossimi tre anni: Gran Bretagna, Francia, Germania, Svizzera, Paesi scandinavi Russia (nell'ultimo periodo l'embargo rispetto a Mosca ha pesato anche sulle vasche di superlusso) e la stessa Italia. La crescita stimata in Europa nel prossimo triennio nel mercato dell'idromassaggio e delle mini-piscine (divenute ormai il core business della società) è di oltre il 20 per cento...