Generali, cessioni per un miliardo. Donnet: «Acceleriamo verso l'eccellenza»

Giovedì 24 Novembre 2016 di Cristina Marconi
Generali, cessioni per un miliardo. Donnet: «Acceleriamo verso l'eccellenza»
Generali punta a ottenere 1 miliardo di euro dalla cessione delle attività non strategiche in un numero compreso fra 13 e 15 paesi in un'operazione di «razionalizzazione geografica» che permetterà alla compagnia di concentrarsi sui mercati maturi, anche attraverso «operazioni ad elevato rendimento» qualora si presentasse l'opportunità.
I proventi delle dismissioni, che sono già iniziate con il Guatemala e il Liechtenstein, non andranno ad alimentare il dividendo, che con 5 miliardi cumulati in pagamento entro il 2018, pari a 1,3 miliardi di euro all'anno, ha già «una traiettoria in crescita». Sono alcuni dei punti illustrati ieri dall'amministratore delegato Philippe Donnet nel corso del suo primo Investor Day a Londra, in cui ha presentato il piano di razionalizzazione e rinnovamento che permetterà all'istituto di far fronte alle sfide «di un contesto macroeconomico progressivamente peggiorato». Ha anche confermato i target finanziari al 2018, con una generazione di cassa superiore a 7 miliardi e ad un Roe operativo sopra il 13%.
Inoltre il ceo ha annunciato l'intenzione di migliorare la produttività del 15% e tagliare i costi operativi di 200 milioni di euro nei mercati maturi entro il 2019, il che porterà «in alcuni Paesi ad una riduzione del personale» ancora non quantificata e che avverrà attraverso «le uscite naturali e un calo delle nuove assunzioni», ma che non ha nulla a che vedere con le voci di 8.000 esuberi circolate nei giorni passati e all'origine dei forti sbalzi del titolo, che ieri ha chiuso in calo del 3%. «A marzo è stato già ridotto l'headcount del gruppo di 1.500 unità», ha aggiunto Donnet, la cui linea per i prossimi anni è riassunta dal concetto di «accelerare verso l'eccellenza» puntando sulla «ossessione» nella perfezione del rapporto con il cliente e nell'aumento della visibilità del brand. «Reinventandosi attraverso l'uso della tecnologia», grazie anche ai data analytics e alla profilazione telematica, Generali vuole concentrarsi sui suoi punti di forza, ossia la potente rete distributiva in Paesi come l'Italia, ma anche nella possibilità di crescere e rafforzarsi in posti come l'Asia, e in particolare la Cina, ma anche l'America Latina con l'Argentina e il Brasile. Donnet ha dichiarato di non avere preoccupazioni sui possibili cambi della compagine azionaria. «Non siamo preoccupati sulla stabilità del nostro azionariato, non c'è problema», ha spiegato il group ceo dopo che l'Ad di Mediobanca, Alberto Nagel, nei giorni scorsi aveva aperto alla possibilità di scendere sotto il 10% della compagnia assicurativa. Inoltre Donnet ha espresso un atteggiamento positivo verso una soluzione del caso Monte dei Paschi. «Quando ci saranno comunicati i termini di un'eventuale conversione volontaria dei bond di Mps faremo con il cda le nostre valutazioni e prenderemo una decisione con un atteggiamento molto positivo, perché vogliamo partecipare a una soluzione», ha sottolineato Donnet.
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