(Teleborsa) - I costi di gestione dei taxi italiani sono più elevati rispetto alla media dei Paesi dell'Area euro. Il gasolio per autotrazione, ad esempio, costa in Italia il 13,4 per cento in più; il peso della nostra pressione tributaria (ovvero le imposte, le tasse ed i tributi sul PIL) è superiore di oltre 4 punti percentuali; la RC auto da noi è più alta del 57 per cento; mentre l'aumento medio del listino prezzi delle autovetture nuove registrato nel nostro Paese tra il 2007 (anno pre-crisi) e il 2016 è stato del 14,4 per cento. Un incremento decisamente superiore a quelli avvenuti nei principali paesi che utilizzano l'euro.
La CGIA di Mestre pubblica un'indagine sui costi affrontati dai tassisti, che sono più alti della media UE, proprio nel giorno in cui si è aperto il primo tavolo tecnico con le associazioni dei taxi e degli NCC.
Martedì scorso, 21 febbraio, è stata raggiunta l'intesa con le sigle dei tassisti che prevede di arrivare, entro un mese, alla stesura di due decreti per la lotta all'abusivismo e per il riordino del settore.
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