(Teleborsa) - L'economia britannica si conferma in forte espansione nel 4° trimestre, nonostante una piccola revisione al ribasso del dato tendenziale, ma l'attenzione è catalizzata dalle possibili ripercussioni della Brexit dopo gli avvertimenti arrivati dall'UE a Londra. Secondo i dati diffusi dall'ufficio statistico ONS, stamattina il PIL del Regno Unito è cresciuto nel periodo dell'1,9% leggermente meno del 2% indicato nella lettura precedente e stimato dal consensus. Nel trimestre precedente la crescita era stata un po' più forte pari al 2,2%. Su trimestre, invece, il PIL è stato confermato allo 0,7%, come nella lettura precedente e come atteso dagli analisti. Gli investimenti hanno riportato un calo dello 0,9% su trimestre, come indicato in precedenza, anche per effetto dei timori delle imprese sugli effetti dell'uscita della gran Bretagna dall'UE. La Brexit è già partita:la procedura di uscita dall'UE è stata avviata mercoledì scorso 29 marzo, ma la trattativa di presenta difficile e conflittuale. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, nel presentare le linee guida per la bozza di accordo con Londra, ha avvertito "il nostro dovere è minimizzare l'incertezza, e gli sconvolgimenti causata ai cittadini dalla Brexit", sollecitando la Gran Bretagna ad onorare tutti i suoi conti ed impegni. e precisando che non può prendere solo le parti migliori dell'accordo con l'UE. Frattanto, Bruxelles ha detto che "è pronta a parlare con la Gran Bretagna di un futuro accordo di libero scambio", ma questo deve riguardare tutta l'UE e si dice contraria alla stipula di trattati bilaterali fra Regno Unito e singoli Stati europei.
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