PORDENONE - Il governo non rispetta gli impegni presi nell'accordo di due anni e mezzo fa e su Electrolux tornano a soffiare i freddi venti della preoccupazione. La mancata decontribuzione sui contratti di solidarietà per il 2016 e per il 2017 metterebbe infatti a forte rischio la tenuta dell'impianto complessivo dell'accordo che sta tenendo congelati i 1.200 esuberi (396 a Porcia, questi erano però i numeri nel maggio 2014) nelle quattro fabbriche italiane del gruppo. La multinazionale lo ha detto chiaro mercoledì nel corso dell'incontro ministeriale: senza gli sgravi fiscali sui contratti si riapre la spinosa partita sul costo del lavoro e del prodotto che metterebbe a repentaglio la tenuta dello stesso accordo. Per Porcia - dove comunque allo stato rimarrebbero circa 200 esuberi - le assicurazioni arrivano più dai dati mostrati a Roma dall'azienda. Soprattutto quelli alla voce investimenti. Nel 2016 sono stati pari a quasi 15 milioni (rispetto ai previsti 7). Quasi raddoppio anche per il 2017: 12,2 milioni anziché i 7,1 previsti nel 2014 al momento del patto salva-fabbrica...
Ultimo aggiornamento: 10:28
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