Tim, il governo: più peso agli italiani su Sparkle.Calenda: «Societarizzare la rete»

Lunedì 16 Ottobre 2017 di Andrea Bassi
Tim, il governo: più peso agli italiani su Sparkle.Calenda: «Societarizzare la rete»
Il dado è tratto. Oggi, salvo imprevisti dell'ultima ora, il Consiglio dei ministri eserciterà i golden power, i suoi poteri speciali, su due società della galassia Telecom. Si tratta di Sparkle, la controllata del gruppo telefonico che possiede i cavi sottomarini che permettono le comunicazioni internazionali, e di Telsy, una piccola società del vasto impero di Telecom, che si occupa invece di comunicazioni criptate. Ieri parlando alla trasmissione televisiva «Mezzora in più» di Lucia Annunziata, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha spiegato che le misure che saranno adottate oggi dal governo saranno «eque, equilibrate e non punitive». È escluso, insomma, che il Consiglio dei ministri possa imporre lo scorporo e la vendita di Sparkle e di Telsy. Sulla prima società, in passato, c'era stato anche un approccio da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

LA SOLUZIONE
La soluzione che più si fa strada, è quella di imporre alla Tim guidata dai francesi di Vivendi, l'ingresso di alcuni consiglieri scelti dall'Authority delle Comunicazioni o dallo stesso governo, all'interno dei consigli di amministrazione delle due società considerata strategiche. O, in alternativa, la creazione di un advisory board che vigili sull'operatività e sui destini di Sparkle e Telsy. Sui poteri speciali il governo deve usare i piedi di piombo, anche perché le misure che saranno adottate dovranno poi avere il placet della Commissione europea. Ma la partita più delicata resta un'altra, le mosse del governo sulla rete di Tim. Calenda ha detto che «è superiore interesse nazionale, avere una rete neutrale». Questo, secondo il ministro dello Sviluppo economico, si potrebbe ottenere separando le due società. Dovrebbe, insomma, nascere una Tim che si occupa solo di servizi, e una Tim che gestisce la rete di trasmissione telefonica. «Dopodiché», ha detto ancora Calenda, «la proprietà può essere anche la stessa purché si rispettino determinate norme». Il ministro ha anche spiegato di aver inviato una lettera all'Autorità di garanzia delle Comunicazioni, per chiedere di valutare «come ha fatto l'Inghilterra», quali sono i possibili benefici e i rischi di non avere una rete separata dal punto di vista societario. Fino ad oggi, in realtà, l'Authority ha sempre promosso il modello di Telecom, ossia di una rete segregata all'interno della stessa società che eroga i servizi, ma con una forte vigilanza da parte di un organismo terzo il cui board è composto a maggioranza da persone nominate dallo stesso garante. Inoltre è decisamente complicato imporre uno scorporo della rete a Tim senza che i soci siano d'accordo. Proprio per questo, in settimana, Calenda incontrerà il neo amministratore delegato della società controllata da Vivendi, Amos Genish, per avere un primo scambio di vedute sulla questione.

IL CONFRONTO
Un confronto che, comunque, parte da posizioni distanti. Genish è contrario a all'ipotesi di societarizzazione. Per il momento, poi, lo stesso ministro Calenda ha escluso qualsiasi intervento da parte della Cassa Depositi e Prestiti. La prossima settimana o all'inizio della successiva intanto, si riunirà anche il cda di Tim per approvare la joint venture con Canal+ ed inevitabilmente farà il punto sulla governance. La strategia, che ora è in mano a Genish, prevede innanzitutto la trasformazione di Tim in una Digital Telco ma anche, come ha detto lo stesso a.d., «continuare a investire nella nostra copertura ultrabroadband per supportare l'evoluzione della società Gigabit».

Nel suo intervento di ieri, infine, Calenda ha parlato anche di Ilva e Alitalia. Sul primo fronte il ministro ha detto di «sperare» che Mittal riconosca che per i lavoratori il punto di partenza è il salario attuale. Sulla vicenda di Alitalia, invece, ha spiegato che i 300 milioni aggiuntivi stanziati dal governo servono per garantire una cessione «ordinata» della compagnia.
Ultimo aggiornamento: 14:35