Ryanair, vicino l'accordo con gli assistenti di volo: «Per noi è tutto fatto, siamo soddisfatti»

Martedì 25 Settembre 2018 di Alessandro Di Liegro
Il capo del personale Ryanair Eddie Wilson (a sinistra) con il direttore dello sviluppo rotte Niall O'Connor
«L'accordo raggiunto con i tre principali sindacati di volo, Fit-Cisl, Anpac e Anpav, ci soddisfa. Un'azienda non è tenuta a parlare con tutte le sigle sindacali». Il responsabile del personale di Ryanair, Eddie Wilson, commenta il raggiunto accordo anche con gli assistenti di volo, che smorza, almeno in Italia, la tensione tra i lavoratori del comparto aereo con la compagnia irlandese.

«La maggioranza degli assistenti di volo ha firmato il Contratto nazionale di lavoro per 3 anni lo scorso 21 settembre. I piloti lo hanno firmato il 27 agosto. Abbiamo raggiunto l'accordo con Fit-Cisl, Anpac e Anpav, ovvero con circa 5/600 piloti e con oltre 1000 assistenti di volo» prosegue Wilson. Ciò nonostante, il prossimo 28 settembre è previsto uno sciopero indetto da una parte delle sigle sindacali che, secondo Wilson, non impatterà sui passeggeri in partenza: «Lo scorso 25 luglio, con un'adesione molto più ampia, abbiamo avuto l'88% dei voli effettuati». «Siamo ancora in fase di trattativa – sottolinea Salvatore Pellecchia, segretario generale aggiunto Fit-Cisl, - Abbiamo raggiunto un punto intermendio in cui sostanzialmente le parti si danno reciprocamente atto di disponibilità di iniziare a fare passi in avanti, in ordine di dotare il personale di base in Italia di un contratto di lavoro, in questa fase aziendale, che sia rispettoso delle leggi vigenti del nostro Paese e delle regole connesse in materia di previdenza, previdenza complementare, assistenza sanitaria e quant'altro. Il confronto non si è completato, altrimenti sarebbero già disponibili i testi». Per il presidente di Anac Andrea Gardini, il raggiungimento dell'accordo è un punto di partenza: «Dopo anni in cui i dipendenti lavoravano senza un contratto nazionale, finalmente ora i piloti e gli assistenti di volo hanno delle tutele di legge, in cui c'è tutto ciò che prima non esisteva, compreso i versamenti contributivi». Mentre l'accordo con i piloti è stato già stato sottoposto a referendum e approvato, manca ancora qualcosa per gli assistenti di volo: «Per gli assistenti di volo si è raggiunto un preaccordo per la parte economica, c'è da definire quella normativa. Una grossa parte è stata fatta ma ancora non abbiamo raggiunto l'accordo definitivo».

Su Alitalia la posizione della compagnia irlandese è netta: «Siamo favorevoli alla sua statalizzazione, anzi, noi vogliamo essere complementari come feederaggio» ha affermato il capo del commerciale David O'Brien. Si tratta del trasporto di merci containerizzate verso paesi esteri che vengono poi scaricate in un porto nazionale dal vettore principale, anch'esso estero, il quale demanda la prosecuzione del viaggio al successivo porto italiano di destinazione ad un sub vettore "feeder" estero che, con regolarità, assicura il collegamento tra due porti nazionali. O'Brien prosegue: «Non abbiamo avuto ancora modo di parlare con il nuovo governo, abbiamo fatto i nostri migliori auguri al nuovo ministro dei Trasporti – anche a causa dei fatti di Genova, ai quali rende un omaggio – ma se la loro linea è quella di far tornare Alitalia a essere la compagnia di bandiera, noi siamo assolutamente d'accordo. Noi crediamo di essere complementari alla missione di Alitalia e sosterremo le scelte che andranno in quella direzione». Per valorizzare il turismo e il business in italia, secondo O'Brien servono voli diretti: «Prima o poi parleremo col ministro. Siamo la compagnia che effettua più voli in Italia, collegando aeroporti ignorati da altri – conclude il dirigente di Ryanair – su Alitalia abbiamo pensato in passato di comprare quote, ma poi ci siamo concentrati sul nostro business per i nostri azionisti e clienti».
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