Decreto fiscale, sì alla sanatoria bis
governo blinda aziende strategiche

Sabato 14 Ottobre 2017 di Luca Cifoni
Decreto fiscale, sì alla sanatoria bis governo blinda aziende strategiche
L'Italia si blinda. Nel decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri ci sono un paio di misure che puntano a mettere in sicurezza le imprese strategiche del Paese: da una parte si rafforza lo strumento del golden power, i poteri speciali che permettono allo Stato di intervenire in caso di scalate dall'estero, dall'altra viene inserita nell'ordinamento la già annunciata norma anti-scorrerie che impone obblighi di comunicazione a chi acquisisce partecipazioni superiori al 10 %. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha poi collegato queste misure alla creazione di un fondo da 300 milioni per le crisi delle grandi imprese, a cui sicuramente dovrà attingere Ilva.

I RIAMMESSI
Dunque non ci sono solo novità fiscali nel provvedimento che precede l'approvazione della legge di Bilancio, prevista per lunedì: il pacchetto tributario è comunque corposo e contiene al primo posto la riapertura della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta rottamazione: la seconda fase dell'operazione avviata lo scorso anno - che permette di mettersi in regola risparmiando su sanzioni e interessi - dovrebbe portare potenzialmente a sanare altri cinque milioni di carichi iscritti a ruolo. Rientrano nella rottamazione bis infatti tutte le cartelle affidate all'agente della riscossione entro il 30 settembre di quest'anno: quelle dello scorso anno erano state 13 milioni, ma nel 2017 ne sono state emesse decisamente meno. Non è poi escluso, anzi è probabile, che il Parlamento estenda ulteriormente il termine. La domanda andrà presentata entro il 15 maggio 2018 e le rate potranno essere al massimo cinque, di pari importo, da versare nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.

Ma contemporaneamente saranno riammessi anche i molti contribuenti (circa 60 mila secondo alcune stime) che non erano in regola con i pieni rateali dei propri debiti e quindi avevano avuto le istanze respinte. Per ripresentare la domanda hanno tempo fino al 31 dicembre; dovranno però saldare le proprie pendenze residue entro il 31 maggio del prossimo anno, per essere ammessi alla definizione agevolata. Infine lo Stato si dimostra accomodante anche con coloro che la possibilità di rottamare l'avevano avuta, ma poi non avevano pagato le rate di luglio o settembre. Ora si potranno mettere in regola entro il 30 novembre senza versare nulla in più, nemmeno l'interesse legale sui giorni trascorsi dai termini non onorati.

Sempre nel capitolo fisco rientra l'estensione del meccanismo dello split payment in base al quale i fornitori di beni e servizi versano direttamente - in chiave anti-evasione - la quota di Iva relativa alle transazioni. L'obbligo che si applicava ai rapporti con tutte le amministrazioni dello Stato viene esteso a enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche, alle società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica e a quelle partecipate per una quota non inferiore al 70%. Infine il decreto avvia la sterilizzazione delle residue clausole di salvaguardia, che avrebbero fatto scattare aumenti Iva: vengono intanto disinnescate per circa 1 miliardo su oltre 15.

SOGLIA AL 10 %
Nel pacchetto messo a punto dal ministero dello Sviluppo il rafforzamento del golden power riguarda soprattutto i soggetti esterni all'Unione europea, per i quali sono ampliati i settori relativamente ai quali il governo si riserva il potere di intervenire: vi rientrano tra gli altri intelligenza artificiale, robotica, tecnologia spaziale o nucleare. Inoltre sono rafforzate le sanzioni in caso di mancata notifica. La norma anti-scorrerie impone a chi acquisisce una partecipazione superiore al 10 per cento in una società quotata di dichiarare come è finanziata l'operazione, se agisce da solo, se intende proseguire con gli acquisti o acquisire il controllo, se pensa di cambiare gli amministratori.
 
Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 19:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA