Nasce il colosso dei mari con ricavi per 10 miliardi

Giovedì 28 Settembre 2017 di Roberta Amoruso e Francesca Pierantozzi
Nasce il colosso dei mari con ricavi per 10 miliardi
Et voilà, l'accordo è fatto. Al cento per cento franco-italiano: creativo e con una certa dose di razionalità. Fincantieri può sbarcare a Saint Nazaire con pieno titolo e Stx diventa italiana, «ma anche», come direbbe Emmanuel Macron, resta un po' francese.
Tutto per sigillare, per la seconda volta e si spera quella definitiva, un'alleanza forte nel civile, che coinvolge solo in parte per ora il militare (con Naval Group): un colosso da 10 miliardi di fatturato e 50 miliardi di ordini, con bandierine in 20 Paesi, circa 35.000 dipendenti e un indotto in Europa di 120.000 persone. Senza contare che, almeno nelle promesse, l'acquisto dei cantieri di Saint Nazaire rappresenta unopzione pesante sul lancio più in là del cosiddetto Airbus dei mari. La fase due che passa da una stretta più decisa con Naval Group.

PESI E CONTRAPPESI
La Francia voleva un capitale spartito a metà, vale a dire il 50% ciascuno; l'Italia insisteva invece per avere la maggioranza e il controllo operativo e industriale del sito. La pace è fatta, il capitale è spartito a metà, ma la Francia presta un suo 1% all'Italia, con tanto di diritti di voto e dividendi: lo presta per dodici anni e a precise condizioni. Paletti industriali che saranno regolarmente e puntualmente verificati dalle due parti. Non a caso Le Monde ieri ha parlato di «privatizzazione elastica», una quadratura del cerchio in cui tutti possono gridare vittoria e nessun perde la faccia. Eppure, visto dall'Italia, l'accordo non è soltanto «equilibrato», è persino «migliorativo», sottolineano fonti governative, rispetto a quello di marzo firmato da Hollande e poi messo in discussione da Macron, con tanto di nazionalizzazione. Nessuna ambiguità, dunque: «Fincantieri avrà la piena disponibilità diretta del 51%», cosa «non concessa nemmeno nel precedente accordo», fanno notare ancora dall'Italia (accanto al 48% c'era la quota della Fondazione Crt). E anche le clausole che «condizionano» il prestito dell'1% non sono considerate gravose. Al contrario, «clausole simili erano già previste». Alla fine, il montage creativo sottoscritto a Lione, porta a un nuovo assetto per Stx: 50% a Fincantieri (più l'1% prestato dalla Francia) 34,34% allo Stato francese (meno l'1% all'Italia), 10% al gruppo della cantieristica militare francese Naval Group, 3,66% a imprese locali e 2% ai dipendenti. La quota a imprese e dipendenti resta da finalizzare, e in caso di mancato accordo, le partecipazioni andrebbero a Naval Group. Già fissate anche le tappe dei ceckpoint. Tra 2, 5, 8 e 12 anni si verificherà se le condizioni (industriali) del prestito sono rispettate. E in caso di intoppo o di impegno non rispettato, la Francia avrà il diritto di riprendersi il suo 1%, con tutto ciò che segue. Ma Fincantieri avrà anche la possibilità di abbandonare il suo 50%, grazie a un'opzione put. In questo caso Stx sarà di nuovo nazionalizzata. Ma lo scenario è di quelli remoti, insistono da Roma.

Quanto alla governance, sarà di fatto in mano a Fincantieri (quattro consiglieri su otto più il diritto di nominare il presidente (che per ora resta Laurent Castaing), mentre la Francia manterrà il diritto di veto, avrà un consigliere, due Naval Group e uno i dipendenti.
Come annunciato, però, il patto di Lione su Saint Nazaire aprirà anche le trattative per una futura alleanza militare. L'idea è nota e la traccia è già scritta nel progetto Magellano, a cui lavorano da tempo gli uomini di Fincantieri e a loro volta quelli di Naval Group.
Ma il dossier è «complesso» e sono ancora tanti i dettagli da pesare. Compresa la presenza di Thales, azionista di Naval Group (al 35% accanto allo Stato francese) e alleata anche di Leonardo (in Telespazio e Thales Alenia Space). Un gruppo di lavoro composto da uomini di Fincantieri, Naval Group e delle marine militari di Francia e Italia, valuterà la fattibilità di un avvicinamento tra i due team con lo scopo di fare sue le proposte di entrambi entro giugno 2018.

Intanto grazie a Stx, Fincantieri rafforzerà la leadership nel mercato mondiale delle navi da crociera, passando dal 40-45% al 60% con effetti positivi sui margini di bilancio. E le potenzialità con Naval Group? Le attività da crociera di Fincantieri valgono più di quelle targate Stx, secondo gli analisti: oltre 2,5 miliardi contro 1. Mentre le attività militari di Fincantieri, seppure più piccole di quelle di Naval Group (1,2 miliardi contro 3 miliardi), vantano ordini analoghi, intorno a 11 miliardi, e promettono una crescita più veloce, fino a raddoppiare in 4-5 anni. Ma per ora il patto è stato accolto con prudenza dalla Borsa: ieri il titolo Fincantieri ha chiuso leggermente sotto (-0,3%) dopo essere scivolato del 2%.