Fisco, maxi sanatoria per le cartelle, congelati gli aumenti dell'Iva

Venerdì 1 Dicembre 2017
CLAUSOLE DISINNESCATE La legge di bilancio e il decreto fiscale, ha fermato l’aumento di 15 miliardi di euro dell’Iva che sarebbe dovuto scattare il prossimo primo gennaio. Ma le ‘’clausole di salvaguardia’’ rimangono per gli anni 2019 e eseguenti. L’aliquota Iva al 10% salirà di 1,5 punti dal gennaio 2019 e poi di ulteriori 1,5 punti dal 2020. L’aliquota Iva del 22% aumenta di 2,2 punti dal 2019 e poi di altri 0,7 punti. da 2020 e di un ulteriore 0,1 punti da 2021.

ROTTAMAZIONE BIS La seconda edizione della definizione agevolata vale per tutte le cartelle dal 2000 a settembre 2017. Anche per i contribuenti esclusi dalla prima edizione. Chi rottamerà le cartelle dal 2000 al 2016, dovrà saldare il dovuto in tre rate (due nel 2018), chi rottamerà le cartelle ricevute nel 2017, avrà cinque rate per chiudere i conti. L’operazione porterà nelle casse dello Stato 209 milioni di euro.

WEB TAX Dal primo gennaio del 2019 sarà introdotta un’imposta del 6% sulle transazioni digitali, con l’esclusione di agricoltori e imprese agricole, e con un incasso che la relazione tecnica all’emendamento presentato dal Dem Massimo Mucchetti stima di 114 milioni di euro. Le imprese saranno tutte chiamate a versarle ma quelle italiane, che già quindi pagano regolarmente le tasse di stabile organizzazione, potranno contare su un’equivalente credito d’imposta.

E-FATTURE La fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per le imprese solo nel 2019.La misura, ha annunciato il viceministro Enrico Morando, sarà migliorata alla Camera con misure specifiche e contemporanee di riduzione degli adempimenti fiscali
Ultimo aggiornamento: 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA