Evasione, il Tesoro: «La GdF punti soprattutto sui casi gravi»

Giovedì 14 Dicembre 2017 di Andrea Bassi
Evasione, il Tesoro: «La GdF punti soprattutto sui casi gravi»
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La sua strategia per la lotta all'evasione, Pier Carlo Padoan l'ha messa nero su bianco meno di dieci giorni fa. Martedì 5 dicembre, il ministro dell'Economia ha firmato l'«Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2018-2020». Una direttiva alla quale, tra pochi giorni, anche la Guardia di Finanza si adeguerà con una circolare che sarà inviata a tutti i comandi. L'idea di Padoan è semplice, e si basa su alcuni postulati. Il primo è che tutte le articolazioni dell'amministrazione fiscale devono muoversi in maniera coordinata. Il ministero dell'Economia, l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza devono, insomma, essere come le dita di una stessa mano, con le Fiamme Gialle che dovranno concentrarsi sui casi più gravi. Proprio per questo, nell'ultimo anno, è stato costituito al ministero un tavolo di coordinamento del sistema fiscale. Nei prossimi tre anni, spiega l'atto di indirizzo, bisognerà «favorire la specializzazione e la complementarietà tra le amministrazioni, evitando duplicazioni». Semplificando, se un'azienda o un contribuente ha già avuto la visita della Guardia di Finanza, non è necessario che si veda bussare alla porta anche i controllori dell'Agenzia delle Entrate.

Il secondo postulato della strategia delineata dall'atto di indirizzo, ma che è anche la cifra dell'azione politica degli ultimi due governi, quello guidato da Matteo Renzi prima e quello di Paolo Gentiloni dopo, è ciò che nel documento viene definita come «la strategia olistica di compliance».

LE INDICAZIONI
Un modo complesso di esprimere un concetto piuttosto semplice: il rapporto tra fisco e contribuenti va cambiato, il confronto va fatto prima che le tasse si paghino o si tenti di evaderle. Non dopo. L'intenzione, in altre parole, è continuare a spingere l'acceleratore sugli «adempimenti spontanei», attraverso l'uso delle fatture elettroniche anche tra i privati e implementando la lotteria degli scontrini. E poi l'intenzione è utilizzare le banche dati. Il rischio evasione sarà mappato, anche a livello territoriale. Le visite della GdF e del Fisco saranno riservate solo a chi ha un certo indice di rischio. L'Agenzia delle Entrate-Riscossione, la vecchia Equitalia, svilupperà un algoritmo per scandagliare i crediti iscritti nell'enorme magazzino dell'evasione, oltre 500 miliardi, per concentrarsi su quelli per i quali ancora esiste qualche chance di recupero, lasciando perdere quelli che ormai sono diventati dei veri crediti in sofferenza.
Anche la Guardia di Finanza dovrà attenersi a questi principi. Negli obiettivi specifici dedicati alle Fiamme Gialle, Padoan ha voluto sottolineare che i finanzieri dovranno operare «nel contesto del rafforzamento del rapporto fiduciario con il Fisco». La Guardia di Finanza, dovrà dedicare le sue risorse «verso il contrasto alle condotte evasive più gravi e alle frodi» anche «al fine di evitare duplicazioni di interventi».

I COMPORTAMENTI A RISCHIO
La GdF, insomma, dovrà dedicarsi al contrasto del riciclaggio, alle truffe in materia di spesa pubblica, alla corruzione, alla criminalità economica e finanziaria, al contrasto del gioco illecito, al finanziamento del terrorismo. Tutti questi obiettivi, come detto, saranno tra pochi giorni declinati in una nuova circolare operativa della Guardia di Finanza. Ma come si inseriscono in questo contesto le indicazioni date con il manuale operativo e che, in alcuni passaggi, sembrerebbero andare verso una stretta delle maglie sugli accertamenti? Il manuale, elaborato da un gruppo di esperti delle stesse Fiamme Gialle, in realtà non ha lo scopo di dare gli indirizzi all'attività della GdF. Il suo unico obiettivo è quello di codificare in maniera precisa, in base alle leggi, ai decreti attuativi e alla giurisprudenza quali sono le procedure, i compiti e gli adempimenti dei finanzieri quando si trovano ad operare sul campo. Ma codifica anche ciò che non possono fare. Il manuale viene aggiornato, in media, ogni dieci anni: il precedente risaliva al 2008.

 
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