Reddito di cittadinanza, Boeri: costa 35-38 miliardi l'anno

Mercoledì 28 Marzo 2018
Reddito di cittadinanza, Boeri: costa 35-38 miliardi l'anno
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Il reddito di cittadinanza così come proposto dal Movimento 5 stelle costerebbe a regime circa 35-38 miliardi l'anno. Il calcolo è del presidente dell'Inps, Tito Boeri. I conti, che aggiornano le precedenti stime dell'Istituto sulla proposta di legge presentata dai 5 stelle all'inizio della scorsa legislatura (in precedenza il costo era stato quantificato in 29 miliardi di  euro) piomba sul dibattito politico in vista della definizione del nuovo Governo.

Pronta la replica dei grillini. «Il Reddito di cittadinanza costa 14,9 miliardi più i 2,1 che abbiamo previsto per la riforma dei Centri per l'impiego. Punto. Ci basiamo sulla stima Istat che ha confermato il costo da noi calcolato per il nostro provvedimento», ha replicato la senatrice Nunzia Catalfo che rilancia ricordando le difficoltà dell'Inps sul cumulo delle pensioni dei professionisti, sul quale è stato poi raggiunto in serata un accordo. «La mia impressione è che Boeri conosca la materia meglio dei 5 Stelle», ha chiosato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda.

Indirettamente affronta il tema anche il premier uscente Paolo Gentiloni. «Il Paese - ha detto Gentiloni - si troverà nelle prossime settimane davanti ad un bivio. Se è vero che c'è moltissima strada da fare e l'elettorato l'ha registrato, penso che la strada imboccata sia quella giusta. Il Paese non può permettersi una fiera delle velleità che ci porterebbe fuori strada».

La via per sostenere le persone che sono in una situazione di povertà secondo Gentiloni, ma anche secondo il presidente dell'Inps, è quella imboccata con il Rei, il reddito di inclusione che oltre ad avere un costo molto minore (2,2 miliardi complessivi nel 2018, tre miliardi a regime nel 2020) prevede un progetto personalizzato per l'uscita della famiglia dalla condizione di bisogno. «Il reddito minimo c'è già - dice Boeri alla presentazione dei primi dati sul reddito di inclusione - e si chiama Rei. È un primo passo, ancora sottofinanziato, ma c'è».

I nuclei che sono stati beneficiati da misure di contrasto alla povertà - spiega Boeri riferendosi al Rei, al Sia, il
sostegno all'inclusione attiva e alle misure regionali integrative - sono 251.000 famiglie per 870.000 componenti. Al
momento è stato raggiunto quasi il 50% della platea potenziale (era 1,8 milioni di persone al primo step) ma a luglio la misura diverrà universale (vengono meno i requisiti familiari e restano solo quelli economici) e si punta a una platea di quasi 700.000 famiglie e 2,5 milioni di persone interessate.

L'importo del Rei raggiunge al massimo 187 euro per una famiglia composta da una sola persona e 485 euro in caso di almeno cinque componenti. La proposta di reddito di cittadinanza del Movimento cinque stelle punta ad assicurare 780 euro mensili per persona singola e 1.638 euro a una coppia con due figli minori. L'importo assegnato non sarebbe totale ma integrerebbe il reddito esistente fino a quella cifra, considerata la soglia di povertà.
Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 18:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA