Draghi: ripresa più forte ma sostegno politica monetaria ancora necessario

Lunedì 29 Maggio 2017
Draghi: ripresa più forte ma sostegno politica monetaria ancora necessario
«La ripresa sta diventando sempre più solida e continua ad ampliarsi», la «disoccupazione è scesa al livello più basso dal 2009», la fiducia di consumatori e imprese è salita. Ma «le pressioni sull'inflazione» e quelle domestiche dagli stipendi, sono ancora «insufficienti a sostenere una duratura convergenza sull'inflazione verso l'obiettivo di medio termine» e quindi «abbiamo ancora bisogno di condizioni del credito molto accomodanti». Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi parlando a Bruxelles al Parlamento europeo.

«Stiamo cominciando a vedere i primi segnali di una ripresa dell'inflazione» ma «l'inflazione sottostante è ancora sommessa», così come «la crescita degli stipendi», perciò «è ancora molto, molto presto per farci pensare di cambiare posizione sulla politica monetaria», ha sottolineato.

«Rimaniamo fermamente convinti che una quantità straordinaria di supporto alla politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l'attuale livello di risorse non utilizzate e perché l'inflazione rientri e si stabilizzi in modo duraturo intorno al 2% nel medio termine», ha sottolineato Draghi.

«Siamo pronti a sostenere le banche a riorganizzare le loro attività nella zona euro» in seguito alla Brexit, ma è «necessario che le banche si preparino in tempo», ha proseguito. «Molti dei rischi del processo di Brexit hanno a che fare con come il processo viene gestito, se viene gestito bene i rischi potrebbero non materializzarsi».

E poi: «È chiaro che mentre l'inflazione converge verso il nostro obiettivo e la convergenza diventa autosufficiente, i Paesi con alto debito e poca crescita affronteranno un conto degli interessi più alto.
Servono quindi politiche di bilancio ma soprattutto politiche che aumentino la crescita».
Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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