Confindustria: decontribuzione piena per l'assunzione dei giovani

Venerdì 25 Agosto 2017 di Giusy Franzese
Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria
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Non basta il dimezzamento dei contributi per rilanciare le assunzionidei giovani.
Serve una decontribuzione piena. Nell'attesa dell'intervento del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, questo pomeriggio al Meeting Cl di Rimini, una nota dell'associazione chiarisce quale è il punto di vista degli industriali italiani. «Per ottenere il forte impatto desiderato» delle «misure tese ad agevolare l'assunzione dei giovani occorrerà investire risorse sufficienti a garantire la piena decontribuzione fiscale per i primi tre anni, ovviamente con i limiti che saranno utili a evitare usi strumentali e distorti» si legge nella nota. Ok quindi a norme anti-furbetti o anti-licenziamento che dir si voglia, ma il governo - questa è l'opinione di Confindustria - non sia troppo prudente, se deve puntare su questa misura lo faccia con  
«investimenti massivi». «Solo in presenza di scelte mirate e selettive - si spiega -  sarà infatti possibile aprire le porte delle imprese a 900mila giovani nel triennio affrontando con coraggio e determinazione quello che possiamo considerare il principale problema del Paese».

D'altronde puntare sui giovani  «avrà un impatto positivo sull'economia reale rendendo più competitive le imprese e spingendo i consumi e facendo ripartire la domanda», si spiega nella nota di Confindustria, nella quale si ricorda che, a tal proposito, «il progetto giovani di Confindustria punta a conciliare gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie perchè i giovani da assumere altro non sono che i figli delle famiglie italiane». Servono «investimenti massivi per l'assunzione dei giovani», avverte Confindustria.

 
Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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