«Rischi più elevati per le prospettive di medio termine dell'area dell'euro e dell'Italia potrebbero derivare dall'accentuarsi di un clima di incertezza e di pessimismo, che può scoraggiare i piani di spesa di famiglie e imprese e ostacolare il ritorno a un sentiero di crescita economica continua, bilanciata e sostenuta». Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco parlando alla Farnesina alla conferenza Maeci con i delegati e gli addetti finanziari delle ambasciate straniere in Italia.
«Il sentiero di riduzione del nostro debito pubblico, assai elevato in assoluto e in rapporto al prodotto, passa necessariamente attraverso un aumento del potenziale di crescita dell'economia e della crescita effettiva», ha detto ancora il governatore di Bankitalia precisando che «solo percorrendo questa via sarà possibile mantenere la credibilità sui mercati finanziari ai quali dobbiamo ricorrere non solo per finanziare il disavanzo ma anche per il rinnovo del debito che ogni anno viene a scadenza».
«Non si può ignorare l'euroscetticismo crescente anche se non maggioritario» che crea un «clima di incertezza e pessimismo che può scoraggiare la spesa delle famiglie», ha quindi sottolineato Visco.
«A 60 anni dalla firma dei trattati di Roma, il rischio di paralisi politica in Europa non è mai stato così elevato e richiede una risposta unitaria», ha aggiunto il governatore di Bankitalia.
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