Sgarbi contro Clooney, la produzione minaccia querela. E il critico-sindaco rilancia: «Lo faccio cittadino onorario»

Sabato 28 Luglio 2018 di Re. Vi.
George Clooney durante le riprese a Sutri
Sgarbi versus Clooney: e ora si minacciano le vie legali. Tutto nasce dalla nota vergata dal critico d'arte nelle vesti di sindaco di Sutri, cittadina del Viterbese che la scorsa settimana per un giorno ha ospitato le riprese della serie tv "Cathc 22" di cui la star è anche produttore. Ebbene, finito di girare, la troupe se ne è andata lasciando, a detta del primo cittadino, il paese sporco, soprattutto per non aver rimosso a dovere la terra usata per ricoprire le vie del centro. Già alcuni commercianti del posto avevano negato di aver subito disagi. Ma ora lo scontro si alza con la replica della produzione che minaccia querele e la controreplica di Sgarbi.

Nella lunga lettera inviata dal produttore Enzo Sisti e pubblicata sul sito de Il Giornale, la Lotus Production declina ogni accusa: «Nessuna "manomissione del paese... impertinente... prepotente" è mai stata perpetrata ai danni della cittadina di Sutri e/o di alcuno dei suoi abitanti. Al contrario - rimarca - l'accoglienza ed il saluto riservatoci dalla cittadina, ci ha dimostrato il loro pieno sostegno ed apprezzamento. Non corrisponde a verità che "lo strato di terra collocato per ricoprire i selciati e restituire l'aspetto originario di terra battuta è stato rimosso lentamente, senza particolare cura, facendo sollevare polveri fastidiose, costringendo così i cittadini a ripulire". Nessun cittadino, infatti, è stato costretto a ripulire alcunché, giacché i lavori di pulizia sono stati affidati a ditte specializzate, che hanno perfettamente ripristinato lo stato dei luoghi antecedente alle riprese». Inoltre, «si tiene a precisare che nessuna “formale protesta» è mai pervenuta alla produzione del film». Hanno invece appreso tutto dai giornali.

Scontro pure sulle somma concessa come indennizzo a cittadini e commercianti: Sgarbi parlava di 5mila euro, la produzione di 65mila. «Nella speranza che il post pubblicato dall'ufficio stampa del dottor Sgarbi sia frutto di un increscioso malinteso, convinto che la presente abbia sufficientemente chiarito i fatti e la posizione della casa di produzione ed in particolare del Signor Clooney, chiedo - scrive Sisti - che venga immediatamente rimosso il post Facebook del 25 luglio 2018 dal titolo Clooney torni a ripulire Sutri presente sulla pagina Facebook del dottor Sgarbi e del suo ufficio stampa, nonché le scuse formali da parte del dottor Sgarbi e del suo ufficio stampa, sia nei confronti della produzione sia nei confronti del signor Clooney. Resta fermo che il mancato accoglimento delle richieste sopra evidenziate, mi costringerà a tutelare per le vie legali le ragioni della Lotus Production e del signor Clooney».

Ma Sgarbi non arretra di un millimentro, anzi. Ribadisce che la documentazione fotografica in suo possesso dimostra che la produzione ha lasciato Sutri sporca e che il Comune ha ricevuto appena 5mila euro. «A dimostrazione della mia stima posso invece fare altro: nominare il signor Clooney cittadino onorario di Sutri», rilancia. E con ironia ricorda alla Lotus Production e a Clooney che, qualora andassero avanti per le vie legali, lui ne sarebbe contento perché potrebbe «dare all'episodio il massimo risalto con il dibattito a Montecitorio, prima che nell'aula di un tribunale, che ne conseguirebbe inevitabilmente, per il mio status di parlamentare». E vuoi mettere la pubblicità per Sutri! Dopo aver ricordato che per lui sarebbe solo il 636esimo processo, destinato a finire nel vuoto per l'insindacabilità delle sue opinioni in qualità di parlamentare e sindaco, chiude con un «polverosi saluti».
 
Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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