Sanremo 2017, vince Gabbani. Mannoia seconda a sorpresa, terzo Meta

Sabato 11 Febbraio 2017
Sanremo 2017, vince Gabbani. Mannoia seconda a sorpresa, terzo Meta
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Francesco Gabbani vince a sorpresa il festival di Sanremo 2017 con la sua Occidentali's karma. Seconda, contro le previsioni che la volevano vincitrice, Fiorella Mannoia. Terzo Ermal Meta. La classifica continua con Michele Bravi, Paola Turci, Sergio Sylvestre, Fabrizio Moro, Elodie, Bianca Atzei, Samuel, Michele Zarrillo, Lodovica Comello, Marco Masini, Chiara, Alessio Bernabei, Clementino. «Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi hanno sostenuto, a mio fratello, a Fabio Ilacqua.

E te Carlo e Maria, e tutti quanti voi. Di cuore», sono le prime parole di Gabbani dopo la vittoria.
 

Ermal Meta si porta a casa con la sua Vietato Morire il Premio della Critica Mia Martini - Sezione Campioni. Meta ha avuto 37 voti e ha preceduto Fiorella Mannoia con 32 preferenze e Paola Turci con 15. Hanno votato 115 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa dell'Ariston Roof: 113 i voti validi, 2 le schede nulle. Va a Fiorella Mannoia, invece, con il brano Che sia benedetta, il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web Lucio Dalla - Sezione Campioni. La cantante ha ottenuto 37 preferenze. Secondo posto per Francesco Gabbani con 27 voti, terzo Ermal Meta con 24.

Fiorella Mannoia vince anche il Premio Sergio Bardotti assegnato al miglior testo del Festival. A consegnarlo Giorgio Moroder. Premio Giancarlo Bigazzi per il Miglior arrangiamento, votato dai professori dell'Orchestra ad Al Bano per Di rose e di spine. A consegnarlo il maestro Pinuccio Pirazzoli.
«Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi hanno sostenuto, a mio fratello, a Fabio Ilacqua E te Carlo e Maria, e tutti quanti voi. Di cuore», sono le prime parole di Gabbani dopo la vittoria.>Ermal Meta si porta a casa con la sua Vietato Morire il Premio della Critica Mia Martini - Sezione Campioni. Meta ha avuto 37 voti e ha preceduto Fiorella Mannoia con 32 preferenze e Paola Turci con 15. Hanno votato 115 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa dell'Ariston Roof: 113 i voti validi, 2 le schede nulle. Va a Fiorella Mannoia, invece, con il brano Che sia benedetta, il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web Lucio Dalla - Sezione Campioni. La cantante ha ottenuto 37 preferenze. Secondo posto per Francesco Gabbani con 27 voti, terzo Ermal Meta con 24.

Fiorella Mannoia vince anche il Premio Sergio Bardotti assegnato al miglior testo del Festival. A consegnarlo Giorgio Moroder. Premio Giancarlo Bigazzi per il Miglior arrangiamento, votato dai professori dell'Orchestra ad Al Bano per Di rose e di spine. A consegnarlo il maestro Pinuccio Pirazzoli.
E te Carlo e Maria, e tutti quanti voi. Di cuore», sono le prime parole di Gabbani dopo la vittoria. Sono i Ladri di Carrozzelle ad aprire la serata finale. La band che è stata fondata 28 anni fa ed è formata da ragazzi con disabilità, canta «Stravedo per la vita», dedicando l'esibizione a Piero Petrullo, l'ex componente che si è tolto a pochi giorni dalla kermesse. 

Grandi emozioni e grande musica quando sul palco arriva il turno di Zucchero. Il super ospite canta «Ci si arrende», il nuovo singolo tratto da «Black Cat», il suo album più recente (ma il vero show arriva più tardi, quando il bluesman si esibisce con Miserere in un impossibile ed emozionante duetto virtuale con Pavarotti). Tra le altre cose Carlo Conti consegna a Zucchero il Premio Assomusica Best European Tour.

La successiva parentesi tra le esibizioni dei primi big vede protagoniste Diana del Bufalo, Giusy Buscemi e Alessandra Mastronardi, salite sul palco dell'Ariston per presentare «C'era una volta Studio Uno», la fiction di Rai1 dedicata al leggendario varietà della Rai. Ad animare l'incontro il comportamento simpaticamente fuori le righe di Diana del Bufalo che, dopo aver dichiarato di essere paralizzata dall'emozione, ha poi finito per monopolizzare la conversazione.

Risate con Crozza che per la finale si presenta nei panni del senatore Razzi, una delle sue maschere cult. Ironizza sullo scandalo furbetti di Sanremo («Quando ho visto quelli che timbravano il cartellino in mutande e poi andavano a casa, ho pensato 'ma quello è il paradiso') e cita tra i brani preferiti 'Papaveri e pecore': Alla mia fidanzata ci regalavo tante pecore e le dicevo 'mettiti a papavero.
Commozione per Rita Pavone, che ha ritira il Premio alla Carriera assegnatole dalla Città di Sanremo. Dopo i ringraziamenti, si è esibisce sulle note di 'Cuore'. Standing ovation anche per lei (che versa qualche lacrima).

E' con un monologo che incrocia ricordi musicali e battute politiche che sul palco arriva Enrico Montesano: «Per fare sta scala ci vuole una polizza assicurativa, tanto oggi le polizze le regalano», esordisce. «Prima si cantava di più ... Quando ti facevi la barba cantavi. Nella pausa del lavoro si cantava al ritorno del lavoro si cantava oggi si canta a voucher a tempo determinato». Ricordando le parole della messa in latino, aggiunge: «D'Alema c'ha sempre sta cosa che è infastidito c'ha le scarpe strette, se sta sul c...o da solo». Tra i ricordi dell'era del Beat e imitazioni del falsetto del solista dei Cugini di Campagna (ormai le scarpe con le zeppe così le portano solo loro e Berlusconi), conclusione con l'imitazione della voce di Maria De Filippi.

Grande successo e balli in platea per Alvaro Soler, super ospite che, insieme all'orchestra ha propone un medley dei suoi successi, «El Mismo Sol», «Animal», ovviamente «Sofia».

Un omaggio ai militari italiani impegnati per la sicurezza e la pace all'estero e in Italia: è il senso dell'intervento del ministro della Difesa Roberta Pinotti al Teatro Ariston. «Sono più di 7000 in missione in 20 Paesi del mondo e altrettanti in Italia. Sono professionisti ma l'umanità è fondamentale per riportare la pace. Il loro lavoro consente anche la sicurezza di manifestazioni come questa», dice il ministro.

Parentesi culinaria con Carlo Cracco: «Carlo Conti dà l'idea di qualcosa di troppo affumicato, però la versione invernale fa pensare al cavolo nero e alla ribollita. Maria De Filippi fa pensare agli spaghetti al pomodoro perché è il piatto più amato dagli italiani», scherza lo chef.

I minuti prima della premiazione finale sono quelli per i saluti finali. Carlo Conti fa 'I migliori anni' ed elenca gli 'io che'. «Io che Maria e Carlo, Carlo e Maria, io che non posso più fare due passi perché tutti mi chiedono il portachiavi; io che ho capito a cosa servono le caramelle, io che non sono riuscito a convincere Maria a cantare trottolino amoroso e neanche a convincere la scala, ma l'ho convinta a condurre il festival ed è il regalo più grande. È come quando a un incrocio si incontra un'amica e si fa un pezzo di strada insieme ed è sempre la parte migliore del viaggio. Io che sono figlio unico, finalmente ho trovato una sorella». Risponde Maria: «Grazie, anche per me sei un fratello, ti voglio bene. E voglio ringraziare la Rai: ho scoperto che in un'azienda di Stato lavorano tanti professionisti e con tanta vera professionalità».

Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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