Sanremo, Conti: Elton John viene per cantare ma può dire ciò che vuole

Martedì 9 Febbraio 2016
Carlo Conti
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«Sono un uomo libero, ho fatto la mia modestissima carriera indipendentemente da tutto e da tutti: spero di portare sul palco la mia normalità, il mio modo di fare fare spettacolo, la libertà di invitare chi vogliamo, il rispetto di chi sale su quel palco».

Carlo Conti non ci sta. Con garbo, ma con fermezza, interviene nel vespaio sollevato dalla presenza di Elton John stasera all'Ariston, in pieno scontro politico sulle unioni civili.

«Sul palco - sottolinea il conduttore e direttore artistico del festival - ricorderemo la sua carriera. L'abbiamo invitato qui come cantante, se facessi domande sulla vita privata a tutti che c'entrerebbe la musica?». Ma in ogni caso «se gli ospiti avranno qualcosa da dire ascolteremo», dunque «se lui vuole dire qualcosa è libero». Del resto, il suo festival dà voce a tutti: «Lo scorso anno all'Ariston venne una famiglia con 16 figli e qualche giorno dopo Conchita Wurst, un altro mondo, un altro modo di vivere e di pensare. Credo che il rispetto sia un elemento fondamentale, insieme all'onestà professionale».

La polemica preventiva, però, continua. Anzi si arricchisce di un altro capitolo: anche Nicole Kidman, presente nella serata di domani, ha avuto un figlio con l'utero in affitto, ma nessuno fino a ieri l'aveva chiamata in causa. «Non lo sapevo e credo che la scelta della Rai di invitare sia lei che Elton John sia una coincidenza - dice Maurizio Gasparri -. Gli artisti facciano gli artisti, le leggi si fanno da un'altra parte». Interviene anche Giorgia Meloni che accusa mamma Rai di dare «l'utero in affitto a Elton John per uno spot pro adozioni gay. Ma invece di farsi pagare come le altre, paga lei».

E il forzista Luca Squeri che invita Viale Mazzini a non fare da testimonial alla stepchild adoption. Una campagna «vergognosa», replica Franco Grillini, presidente di Gay net, convinto che «sir Elton non si lascerà condizionare dai "nanerottoli della destra italiana". Un invito alla moderazione arriva da Flavio Tosi, segretario di Fare! e sindaco di Verona:
«Stop alle 'sparate' contro Elton John e lasciamolo cantare in pace: sarà il pubblico a giudicare la riuscita del Festival, ma lo farà per le canzoni, non per altro, com'è giusto che sia».

Mister Rocket Man, comunque, all'Ariston arriva per promuovere il suo ultimo album, Wonderful Crazy Night (canterà il singolo Blue Wonderful e un paio di sue hit) e costa, assicura il direttore di Rai1 Giancarlo Leone,
«molto meno di 500 mila euro». Un cachet - che sarebbe stato necessario per avere star come Adele o Rihanna - ormai non più alla portata del festival nell'era della spending review: «Nel 2010 - ricorda Leone - Sanremo costava 22 milioni, oggi ne costa 16».

Qualcuno cita i capricci di Elton John, che nel '95 'diede buca' al Festival di Sanremo, dove Pippo Baudo inutilmente lo aspettò. La Rai ha almeno recuperato i 40 milioni di anticipo versati allora?
«Stavolta - conclude ironico Conti - non gli abbiamo mandato l'anticipo, ma un navigatore».

Ultimo aggiornamento: 23:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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